Cile 1973-2003. Una conversazione con Maria Inés Bussi. «Quella mattina andai da lui a La Moneda a chiedergli un’arma, perché mi sentivo minacciata nel quartiere della borghesia capitolina dove vivevo; mi rispose che non ne aveva…». Provata da questo 11 settembre a cui ha scelto di non partecipare, Maria Inés Bussi, nipote prediletta del presidente cileno, parla della sua vita con lui, le ore drammatiche del golpe e i dolori del giovane Boric. «In Cile oggi istituzioni deboli, mentre una destra sempre più insolente che controlla i media si prepara per una revisione costituzionale a propria immagine e somiglianza»