«Difendiamo la sanità». Il Pd convoca le opposizioni
Elly Schlein – Ansa
Politica

«Difendiamo la sanità». Il Pd convoca le opposizioni

Fondo sanitario L’obiettivo è coordinarsi per la legge di bilancio, ieri incontri bilaterali di Marina Sereni con Avs, M5S, +Europa e Azione. Ma il tavolo vero e proprio è fissato per la prossima settimana
Pubblicato circa un anno faEdizione del 13 settembre 2023

Le opposizioni provano a coordinarsi in vista della legge di bilancio, a partire dalla sanità. Ieri il Partito democratico ha proceduto per incontri separati. La responsabile sanità del Partito democratico Marina Sereni ha visto prima Mariolina Castellone del Movimento 5 Stelle e poi i parlamentari di Alleanza Verdi Sinistra. Il modello, fanno sapere questi ultimi dando un giudizio «molto positivo» dell’iniziativa, è quello già sperimentato sul salario minimo.

AL TERMINE del vertice con gli omologhi di Azione, Alessio D’Amato e Walter Ricciardi, Sereni ha fatto sapere che le opposizioni condividono l’idea di muoversi di concerto a partire da quattro punti: «Il finanziamento del Fondo sanitario nazionale; la questione urgentissima del personale, con un aumento sia del numero che delle retribuzioni; il tema delle liste d’attesa, su cui c’è una sensibilità delle cittadine e dei cittadini; il potenziamento della medicina territoriale utilizzando a pieno le risorse del Pnrr». «E Italia Viva?», chiede qualcuno riferendosi all’auspicio di Carlo Calenda di allargare l’intesa anche agli ex amici renziani per ora esclusi dai meeting bilaterali.

«Auspichiamo che tutte le opposizioni convergano su una proposta chiara, su cui nel Pd avvieremo una mobilitazione, per salvare il Sistema sanitario nazionale», risponde diplomatica Sereni. Che confida di non disperare neanche a proposito della ricezione dell’esecutivo invocata da Calenda, il quale si propone anche questa volta come figura di «cerniera» con la maggioranza: «Spero che dal governo arrivi una apertura – afferma Sereni – Anche il ministro Schillaci ha detto che occorrono 4 miliardi; il Sistema sanitario nazionale è l’urgenza delle urgenze. Speriamo nell’unità delle opposizioni ma anche nell’apertura dal governo».

PER LA CAPOGRUPPO del Pd alla Camera Chiara Braga, quello sulla sanità è un passaggio strategico. «Dobbiamo costruire un terreno comune di iniziativa – sostiene Braga – Lo abbiamo fatto sul salario minimo, sul lavoro, lo possiamo fare e lo stiamo facendo sulla sanità e credo che con sia interesse di tutti lavorare perché nessuno sia lasciato indietro». Tuttavia, dal Movimento 5 Stelle precisano: l’incontro tra Sereni e Castellone era informale e preliminare a un tavolo più strutturato che dovrà esserci nel corso della prossima settimana e che avrà modo di misurarsi nel merito con le proposte. Non è una chiusura, avvisano da via Campo Marzio. «Ci sono le condizioni per lavorare ad un incontro la prossima settimana che strutturi la proposta», sostiene dal Nazareno Sereni.

ANCHE DAL M5S trapela disponibilità al confronto, a partire dalla proposta già presentata a inizio estate. Prevede «maggiori finanziamenti, appropriatezza delle prestazioni sanitarie e aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, risorse umane e accreditamento delle strutture sanitarie, sanità integrativa, tracciabilità della spesa sanitaria, nomina della dirigenza sanitaria, liste di attesa e intramoenia, ricerca sanitaria e digitalizzazione del Sistema sanitario nazionale».

La proposta formulata da Calenda pare volta più a monetizzare le carenze del pubblico che a rafforzare lo stesso: il leader di Azione chiede che lo stato rimborsi «tutte le prestazioni che non riesce a garantire». All’ordine del giorno dei primi incontri, oltre che il merito, il metodo. Vale a dire la scelta dello strumento con cui agire: potrebbe essere proposta di legge unitaria delle opposizioni oppure un emendamento alla manovra, da presentare non appena sarà pronto il testo del governo.

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