Edizione del 8 marzo 2023

«La tragedia è stata causata dal comportamento criminale degli scafisti». Palazzo Chigi mette il sigillo sulla versione di Piantedosi
e assolve il governo. In vista del cdm di domani a Cutro la premier incassa l’appoggio di von der Leyen contro le «partenze irregolari»

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
Matteo Piantedosi - foto LaPresse
Politica

Niente da salvare

Andrea Colombo

Strage di Cutro «La tragedia è stata causata dal comportamento criminale degli scafisti». Palazzo Chigi mette il sigillo sulla versione di Piantedosi e assolve il governo. In vista del cdm di domani a Cutro la premier incassa l’appoggio di von der Leyen contro le «partenze irregolari»

OTTO MARZO

Manifestazioni in 38 piazze, le donne per un altro futuro

Lucrezia Ercolani

8 Marzo Oggi cortei nelle principali città, attese limitazioni dei trasporti, la sfida alle politiche del governo. Lavoro, ambiente, scuola al centro delle mobilitazioni per un’opposizione dal basso

Nell’informativa di Piantedosi tutti gli errori dei soccorsi mancati
Politica

Nell’informativa di Piantedosi tutti gli errori dei soccorsi mancati

Giansandro Merli

Relitto in Stato Il ministro dell'Interno va in parlamento per parlare del naufragio di Cutro e conferma che le autorità italiane hanno scelto di trattare il caso del caicco come un evento di polizia. Perché non sarebbe stato a rischio e non aveva chiesto aiuto. Ma l’interpretazione di «pericolo in mare» fornita dal Viminale non ha alcuna base giuridica

La neve insostenibile
Italia

La neve insostenibile

Mauro Ravarino

Il dossier Legambiente denuncia i costi insostenibili degli impianti sciistici. Nove impianti su dieci sono innevati artificialmente. Uno sperpero di soldi pubblici

Antonella Veltri: «Femminicidi costanti. E i fondi tardano»
Italia

Antonella Veltri: «Femminicidi costanti. E i fondi tardano»

Alessandra Pigliaru

8 marzo Intervista alla Presidente di «Di.Re Donne in rete contro la violenza». «Fino a quando non ci sarà un serio e vasto programma di cambiamento culturale, continueremo a contare le donne morte e a chiederci se sono più o meno dell’anno precedente»

Sandra Burchi: «Non Una di Meno: lo sciopero è creativo, inventiamo nuove forme»
Lavoro

Sandra Burchi: «Non Una di Meno: lo sciopero è creativo, inventiamo nuove forme»

Roberto Ciccarelli

Intervista Sandra Burchi, femminista, ricercatrice e autrice di «Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico»: «Non Una di Meno ripete il gesto femminista, lo estende e con l'otto marzo rinnova il concetto di lavoro. Oggi più che mai c’è bisogno di un reddito di autodeterminazione. Il problema non è solo quello di comprare il pane e il latte, ma anche le rose»

«Persecuzione di genere», l’ultimo crimine dei Talebani
Internazionale

«Persecuzione di genere», l’ultimo crimine dei Talebani

Giuliano Battiston

Afghanistan Nel nuovo rapporto Onu sui diritti umani a Kabul l’attacco in corso contro le donne è ovunque. Dall'educazione ai ruoli pubblici, si aggravano le «violazioni sistematiche». Ma le attiviste, malgrado i divieti cresciuti nell’ultimo anno, continuano a manifestare

Donne decisive anche contro Bolsonaro. Oggi la riconoscenza di Lula in 25 misure
Internazionale

Donne decisive anche contro Bolsonaro. Oggi la riconoscenza di Lula in 25 misure

Claudia Fanti

8 marzo da ricordare in Brasile Grande cerimonia al Planalto per annunciare il pacchetto. Lotta alla violenza domestica, protezione, lavoro e parità salariale, dignità mestruale. Più una giornata per Marielle Franco. Un 8 marzo da ricordare in Brasile. E mentre tiene banco lo scandalo dei gioielli della signora Bolsonaro, le donne del Movimento dei Senza Terra danno vita a un mese di mobilitazioni

Lilia Hassaine, traiettorie di genere tra le torri di banlieue
Cultura

Lilia Hassaine, traiettorie di genere tra le torri di banlieue

Guido Caldiron

L'intervista Parla la giornalista e scrittrice che pubblica «Sole amaro» per e/o. Trent’anni di storia francese letti attraverso lo sguardo delle figlie dell’emigrazione maghrebina. «Negli anni ’60 nelle cités le algerine si confrontavano con altre donne e i percorsi di emancipazione si nutrivano del confronto tra culture. Finito quel mix, la tendenza si è invertita»