Alla vigilia dell’8 marzo, il governo di coalizione progresista e la maggioranza parlamentare che lo sostiene si sono divisi platealmente nella Camera dei Deputati su una delle leggi femministe più importanti della legislatura e molto apprezzata a livello internazionale: quella contro le aggressioni sessuali, meglio nota come del “Solo sì è sì”. Il Psoe, con la contrarietà di Unidas Podemos, ha proposto in parlamento una riforma della legge approvata nel settembre scorso, in risposta all’allarme sociale determinato dalla revisione al ribasso di oltre 700 pene di aggressori sessuali con sentenza definitiva, operata da diversi giudici in ragione del principio costituzionale...