il manifesto


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Edizione del 17 luglio 2024

Barchini speronati, motori rubati, gas lacrimogeni e pestaggi: così la Tunisia ferma i migranti. Chi non annega, viene deportato in Libia. A sostenere Saied sono le centinaia di milioni di euro di Bruxelles. Von der Leyen: «Decidiamo noi chi entra e chi no». E oggi Meloni è a Tripoli

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