InternazionaleNon esiste una pace senza i palestinesi
Un articolo della testata israeliana 972. Il motivo per cui gli attori internazionali si sono attivati è lo stesso per cui la guerra sta entrando nella fase più pericolosa: alcune vite, e alcuni interessi, contano più di altri
EuropaRitorno alla normalità, non in Irlanda del Nord
Disordini Manifestazioni contro l’estrema destra in tutto il Regno Unito, mentre nell’Ulster i disordini anti-migranti continuano. A Londra raduno in centro fuori dall’ufficio del partito xenofobo di Nigel Farage
SportAdesso il testimone a Los Angeles Italvolley per l’oro
Fine dei giochi Cala il sipario stasera sulle Olimpiadi di Parigi, cerimonia di chiusura con polemiche (proprio quando erano passate quelle sull’apertura). Non sarà una scorribanda per le vie della capitale, come per l’inaugurazione, ma si svolgerà in modo canonico all’interno dello Stade de France
ItaliaQuel che resta del Mostro
Italian tabloid Trentanove anni dopo l’ultimo omicidio del Mostro di Firenze, da nuove analisi emerge una traccia di dna sconosciuto e i dietrologi si scatenano. Ma in realtà non c’è nessun fantomatico Mister X
CulturaIleana Sonnabend, non solo Pop Art
Mostre La prima esposizione nel suo paese dedicata alla gallerista rumena che emigrò con Leo Castelli a Parigi e poi a New York. Un dialogo con le opere di artisti italiani, da Mario Schifano a Giulio Paolini
Alias DomenicaLandseer e la levriera gentildonna
Animal House, Ottocento inglese: il cane di Edwin Landseer Sagoma lucida e nera, occhio umido, la femmina di cane Eos era giunta a Londra nel 1840, al seguito del Principe Alberto che andava sposo a Vittoria. Il pittore, presto Sir, la immortalò magistralmente, antropomorfizzando, con spirito da narratore come in una «conversation piece»
Alias DomenicaPompon: ghiacci eterni, cordialità déco
Animal House, Novecento francese: l'orso di François Pompon Fu solo nel 1922, con l’exploit dell’«Ours blanc», che l’«artigiano» borgognone ebbe il meritato riconoscimento: aveva 63 anni. Liscio, torpido e flessuoso, il suo mammifero è un esempio straordinario di epurazione plastica, in parallelo alle bestie platoniche di Brancusi...
Alias DomenicaPotter, alla ricerca del Bello taurino
Animal House, Seicento olandese: il toro di Paulus Potter Di dimensioni colossali, il bovino, esposto nel museo de L’Aja, è al primo sguardo un capolavoro di realismo: si tratta in verità, come nei maestri antichi, di una sintesi ideale; è il prodotto di una lente intercambiabile, insieme grandangolo e teleobiettivo
Alias DomenicaBugatti e un dio egizio, il rito di evasione
Animal House, primo Novecento milanese: la scimmia di Rembrandt Bugatti Figlio della Scapigliatura, se ne emancipò nel Jardin de Plantes di Parigi e nello zoo di Anversa: qui, all’inizio della Grande Guerra, soffrì l’abbattimento degli animali. Si ammalò e morì giovane, suicida. Il suo babbuino, maestoso, concentrato, ha una socialità complessa
Alias DomenicaMarc, ma cosa sognano le bestie?
Animal House, Novecento tedesco: il capriolo di Franz Marc Nella produzione «animalier» del pittore "Blaue Reiter", il capriolo prevale, simbolo di purezza e di pace, fino a immolarsi nel sacrificio. Raggomitolato, attraversato da fasci di luce, dorme, sogna: «la “coscienza dell’Io” ricade di nuovo nella sua meravigliosa pace precedente alla nascita»
Alias DomenicaBarye, la verità del figlio del Sahara
Aniimal House, Ottocento francese: il leone di Antoine-Louis Barye Fondatore della scultura «animalier», ci ha lasciato, accanto al coetaneo Delacroix, le immagini più iconiche di questa fiera così legata ai sentimenti romantici. Dopo i moti del 1830 Luigi Filippo gli ordinò, quale allegoria della nuova monarchia, il «Leone che sconfigge il serpente»
Alias DomenicaStubbs e l’asina della Regina
Animal House, Settecento inglese: la zebra di George Stubbs Fra gli equini da lui ritratti (capolavoro, lo stallone arabo Whistlejacket) c’era anche la zebra donata alla regina Carlotta: giunta a Londra nel 1762 e dipinta con zelo di miniaturista, era offerta alla pubblica curiosità (come già il rinoceronte Clara) in un serraglio a St James’s Park
Alias DomenicaBussy, lo zoo della purezza formale
Animal House, Novecento inglese: gli uccelli di Simon Bussy Già tra gli intransigenti dell’atelier Moreau, amico di Matisse, Simon Bussy da pittore francese si fece inglese nel frequentare lo zoo, e la Gentry, di Londra: una poetica senza tempo, ‘orientale’, stemmatica, che raggiunge i suoi vertici nei ritratti dei volatili, esotici e non
Alias DomenicaRosa da Tivoli, il serraglio barocco dello scapestrato
Animal House, Seicento romano: le capre di Rosa da Tivoli Fra gli artisti nordici scesi in Italia, il tedesco Philipp Peter Roos. Predilesse i ricchissimi velli caprini, che realizzava con tocco risoluto e focoso. Fu genero malsopportato del pittore «eroico» Giacinto Brandi. Si ritirò in una casa a Tivoli, che trasformò in «un’arca di Noè»
Alias DomenicaKnight, l’animatore dell’Estinzione
Animal House, primo Novecento americano: i dinosauri di Charles R. Knight Non i letargici lucertoloni della nostra immaginazione infantile, ma bestie agili e scattanti, descritte nel modo più vivido, da etologo. Quasi cieco, il paleoartista di Brooklyn anticipava, fra 1890 e 1920, tra avanguardia e kitsch, la «Dinosaur Renaissance» degli anni sessanta
Alias DomenicaGéricault, una fenomenologia quasi shakespeariana
Animal House, Ottocento francese: i cavalli di Théodore Géricault Bestia grande e ombrosa, soggetta a scarti d’umore repentini, nei suoi dipinti il cavallo si fa specchio di una ricca teoria di stati d’animo. La soggettività del pittore romantico si trasfuse a tal punto nella sua figura, che proprio una caduta di sella fu all’origine della sua morte precoce