Una ferita ancora aperta nel cuore del paese. La stagione del terrorismo italiano sembra non finire mai, e anche la minima notizia è sempre e comunque destinata a destare scandalo. Così, la liberazione, perfettamente in linea con i termini di legge, del 64enne Simone Boccaccini, porta con sé una cospicua dose di polemiche fuori tempo massimo. L’uomo che una volta era conosciuto con il nome di battaglia di «Carlo» faceva parte delle cosiddette Nuove Brigate Rosse, il tetro simulacro attivo a inizio millennio del partito armato estinto negli anni ’80. Prima di entrare nel gruppo probabilmente nel 1999, Boccaccini faceva...