La particolarità degli Yes è la varietà stilistica dei membri. La chitarra di Peter Banks e la batteria di Bill Bruford risentono di una passione per il jazz. Il poderoso bassista Chris Squire e il veemente tastierista Tony Kaye fanno da contraltare all’amore per la musica classica e le idee nuove del cantante Jon Anderson, dall’angelico falsetto. L’omonimo debutto del 1969 risente della psichedelia ancora in voga. Nel successivo Time And A Word, gli Yes si giovano del contributo di archi e ottoni. L’album però fallisce nelle chart, forse per l’accompagnamento orchestrale che risulta infine banale. A questo punto Banks,...