Yes: dagli ultimi respiri dei sixties alla scienza «assoluta» del progressive
Musica Riedizione deluxe con bonus track del classico "Fragile" della band pubblicato originariamente nel 1971
Musica Riedizione deluxe con bonus track del classico "Fragile" della band pubblicato originariamente nel 1971
La particolarità degli Yes è la varietà stilistica dei membri. La chitarra di Peter Banks e la batteria di Bill Bruford risentono di una passione per il jazz. Il poderoso bassista Chris Squire e il veemente tastierista Tony Kaye fanno da contraltare all’amore per la musica classica e le idee nuove del cantante Jon Anderson, dall’angelico falsetto. L’omonimo debutto del 1969 risente della psichedelia ancora in voga. Nel successivo Time And A Word, gli Yes si giovano del contributo di archi e ottoni. L’album però fallisce nelle chart, forse per l’accompagnamento orchestrale che risulta infine banale. A questo punto Banks, per motivi oscuri, viene cacciato. Al suo posto entra il più visionario Steve Howe, già nei Tomorrow. I cinque decidono di autoprodursi. In studio compiono operazioni di smontaggio e rimontaggio delle varie sezioni musicali.
Il disco che ne esce, The Yes Album (’71), è un enorme passo avanti per quanto riguarda la nitidezza e la bellezza del suono, ma non solo. Le liriche sono più mature rispetto al mood hippie degli inizi, parlano di temi spirituali, fantascientifici, politici.
GRAZIE A STRATIFICAZIONI rabdomanti, le suite dell’album sanciscono la svolta prog in un susseguirsi di intuizioni oniriche. L’lp ottiene un buon successo e per la band è il momento di sostituire Kaye, riluttante a usare nuovi strumenti come il moog, con Rick Wakeman, già negli Strawbs, di formazione classica. I brani principali del nuovo Fragile sono tre: l’iniziale Roundabout, dalle liriche sognanti, una delle più perfette fusioni tra classica e rock mai concepite, Long Distance Runaround, una canzone pop dalla melodia intensa, strutturata come un pezzo prog, e la suite ecologista Heart Of The Sunrise, di una bellezza quasi metafisica.
Gli altri incantevoli brani sono in parte composti ed eseguiti singolarmente dai vari componenti la band, un po’ anche per mancanza di altre idee. Fragile è il più perfetto e equilibrato degli album del gruppo. Con esso gli Yes dimostrano di essere sì dei virtuosi, ma con un gran senso del timbro e della melodia. Il recente cofanetto di Fragile della Rhino, contiene un vinile e un cd con l’album rimasterizzato, altri tre dischetti con remix, rarità di ogni tipo e live track, più un Blu-ray con mix in vari formati dell’album, tra cui uno in Dolby Atmos firmato Steven Wilson.
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