Il secolo di Rossana
1924-2024 Nel centenario della nascita della fondatrice del manifesto, un convegno alla camera e un supplemento speciale in edicola dal 23 aprile
L’archivio di Rossana Rossanda destinato per testamento all’Archivio di Stato di Firenze per le presenti e future generazioni di studiosi
ScopriLa biblioteca di oltre 3.000 volumi, alcuni arredi dello studio e altri materiali di Rossana Rossanda e K.S. Karol sono conservati all'Iveser di Venezia, al secondo piano di Villa Hériot, Giudecca 54/P
VisitaRossana Rossanda è stata una pensatrice raffinata che ha avuto il merito di porre dubbi e interrogativi spesso illuminanti in un mondo cupamente diviso in due. Questa tensione tra pensiero critico e autocritica, tra le idee e il banco di prova della storia ha sempre animato la sua disamina della società così come le sue stesse convinzioni. A Milano si è formata negli anni degli studi universitari e della lotta partigiana ed è entrata a Palazzo Marino come consigliera comunale sul finire degli anni quaranta, ai tempi delle amministrazioni guidate da Antonio Greppi e Virgilio Ferrari.
La dedicaLa notizia è giunta all’alba del 20 settembre 2020. Nelle ore immediatamente successive sono arrivati i primi titoli dei giornali, i tweet di molte personalità pubbliche, e le prime lettere di commiato. In questa pagina c’è un po’ di materiale raccolto “a caldo” tra le innumerevoli e commosse reazioni alla sua scomparsa.
1924-2024 Nel centenario della nascita della fondatrice del manifesto, un convegno alla camera e un supplemento speciale in edicola dal 23 aprile
L'editoriale Anticipiamo l'articolo del direttore del manifesto che apre la rivista speciale dedicata al centenario della nascita di Rossana Rossanda, in edicola da martedì 23 aprile 2024
Addio Gorbaciov La bandiera rossa viene ammainata per sempre dal Cremlino la notte di Natale, il 25 dicembre, del 1991. L'articolo di Rossana Rossanda dall'archivio del manifesto
Una grande storia Partigiana, dirigente del Pci, scrittrice, Rossana Rossanda è scomparsa a Roma il 20 settembre. A 19 anni, con il nome di battaglia «Miranda», la prima azione nella lotta al nazifascismo. Dalla Fgci degli anni Sessanta alla Cgil di oggi, il confronto costante su studenti e lavoratori. Il suo garantismo critico includeva l’attenzione anche alle inchieste contro l’area politica avversa. La ricorderemo in piazza santi Apostoli a Roma giovedì 24 dalle 17.30 (distanziati e con le mascherine)
Addio Rossana Rossanda Un’ispiratrice, una guida a un tempo esperta e benevola
L'audacia del dubbio Nella sua lunga vita, appassionata e densa, il ruolo di Rossanda dalla Resistenza, alla radiazione alla fondazione del manifesto, si svolge sempre intorno a quell’unica richiesta di chiarimento, a sé e agli altri: siamo stati di qua o di là del regno della morale? Abbiamo fatto scelte giuste per i nostri ideali, o siamo stati come tutti - ciechi e proni solo alle ragioni della realtà, del potere?
Rossa ciao Per salutare Rossana Rossanda Roma sospende la pioggia. Davanti ad una piazza piena di compagne, compagni e amici, da Filippo Maone a Mussi e a Landini, da Tortorella a Macaluso, da Bassolino a Maria Luisa Boccia, con le voci dei giovani e dell’Anpi una serata di impegno, commozione e ricordi organizzata dal manifesto e conclusa da Luciana Castellina
Una grande storia In un affollato incontro il ricordo della figura di Rossana Rossanda, con le relazioni di Mario Isnenghi, Giulia Albanese, Massimo Cacciari e Luciana Castellina
Rossana Rossanda Nel 1945, già indagava - e traduceva - la lezione di Konrad Fiedler, che criticava ogni dogmatismo
ANTICIPAZIONI Stralcio di una intervista inedita del 2002 sulla sua formazione politica. Il testo integrale sarà pubblicato nella rivista «Venetica», nel numero 61 entro la fine del 2021. «È difficile capire adesso che cosa era, o era diventato, il regime negli anni ’30 perché una ragazza non del tutto sciocca potesse aprire gli occhi di colpo nel 1943. Antonio Banfi mi aveva consigliato la lettura di Laski, Marx e Lenin. Dicevano: c’è un altro modo di veder le cose, il mondo, la vita, le responsabilità; sei stata cieca, non hai voluto vedere»
2020 -2021, un anno dopo Vogliamo ricordare Rossana Rossanda attraverso la sua riflessione autobiografica: un nuovo viaggio, questa volta nell’io femminile, sempre negato e rimosso per lasciare il passo a quel «noi», collettivo della politica asessuata
Cinema&star L’articolo che uscì il 17 aprile 1990 sul «manifesto» in seguito alla scomparsa della «donna del ’900 per eccellenza»
Ricordo Il privilegio di guardare il secolo breve attraverso una passione mai sopita
Dall'archivio storico A cinquant'anni dalla morte di Pablo Picasso riproponiamo il ricordo scritto da Rossana Rossanda e pubblicato sul manifesto del 10 aprile 1973
Rossana Rossanda È stata una caposcuola. In un partito-giornale ricco di figure di prim’ordine, impreziosito da espressioni del dissenso cattolico come Lidia Menapace e da una parte di Avanguardia Operaia, era un riferimento
Una grande storia Alla larga dal socialismo reale e dalla conversione neoliberale delle socialdemocrazie
Una grande storia In lei, la passione politica sopraffece la passione estetica e letteraria. Ma restò sempre una grande letterata, in ogni parola politica c’era il fiato, l’alone di quella passione messa a tacere
Una grande storia Le leggi non scritte di Rossana, come spesso diceva, sono le tre parole della Rivoluzione francese, da lei concepite come tra loro strettamente connesse
Quando, dove? Decenni di condivisone ideale e culturale, un po’ meno politica, alle volte, mi rendono meno facile sottolineare incontri diretti e convergenze/divergenze con Rossanda, troppo “irraggiungibile” quando l’ho conosciuta […]
Appena ho appreso della morte di Rossana Rossanda, mi sono venute in mente le ultime parole che mi disse al termine della manifestazione alla Casa delle Donne cui volle generosamente […]
L'articolo La "ragazza del secolo scorso" e la Casa della Cultura di Milano
La storia delle lotte operaie della Montedison di Castellanza a cavallo degli anni ‘70 – ‘80 è anche quella di Rossana Rossanda e del gruppo del Manifesto. Questo emerge in […]
Una grande storia Una intellettuale forte, unica, allergica all’avanspettacolo della politica
Rossa Ciao Dal 1970 e per un decennio Rossana, con Lucio Magri e tanti altri, si occupò con cultura e intelligenza dei movimenti e dell’organizzazione prima del Manifesto, poi del Pdup
Atti parlamentari Nel 1965 la deputata Banfi (all'epoca le donne dovevano tenere il nome del marito) interviene in aula per il Pci sulla riforma della scuola, tra accordi fuori dal parlamento, giravolte democristiane, movimento degli studenti, il senso profondo dell'istruzione e dello studio universitario
Venerdì 26 ottobre 2018 Diego Bianchi ha trasmesso su Propaganda Live, il programma su La7, un’intervista a Rossana Rossanda realizzata qualche giorno prima. Pubblichiamo lo sbobinato della trasmissione per gentile concessione dell’autore
Buon compleanno La nostra amicizia, la nostra giovinezza e gli anni maturi. E un carattere - il suo - sempre propenso a sottolineare le cose belle
I comunisti L'intransigenza di Fortini non è mai unidimensionale, è stato più che mai attento a non dimenticare il nemico - come invece i comunisti hanno scordato di fare nel 1989
Il manifesto ha 50 anni Il bacino di interesse era offerto dal Pci ormai maturo per una discussione libera, alimentata anche dall’infrangersi della compattezza internazionale dei partiti comunisti
Lo spillo «la Repubblica» e la memoria
Rossana Rossanda ci è stata maestra di vita e di politica, maestra impegnativa e insostituibile. Comunista, la ragazza del secolo scorso lo ha attraversato sempre cercando la rivoluzione, nella pratica […]
Come tanti altri, sono andato a farle visita con Raissa nella sua casa romana degli ultimi anni, trovandola inabile a tutto e però irrequieta quel che basta per trafiggere uno […]
Esprimo il cordoglio mio personale e della città di Napoli per la morte di Rossana Rossanda, fondatrice de Il Manifesto. Il manifesto lo leggo da quando avevo 16 anni. Lei […]
Appena ho appreso della morte di Rossana Rossanda, mi sono venute in mente le ultime parole che mi disse al termine della manifestazione alla Casa delle Donne cui volle generosamente […]
Il corsivo del 28 marzo 1978 In pieno sequestro Moro, Rossana Rossanda scrive un corsivo polemico con le interpretazioni sulla matrice delle Brigate rosse e con un Pci non più in grado di criticare la Dc. Dunque «scoperto» di fronte alla destabilizzazione verso destra del paese. E che divenne famoso per la citazione dell’«album di famiglia»
L'editoriale del 2 aprile 1978 Il coraggio di dirsi «verità sgradevoli» anche nei momenti più difficili. Con la morte di Togliatti nel Pci cessa qualsiasi analisi della Dc. Il compromesso storico nasce dai concetti approssimativi di un partito comunista debole
Questa conversazione si è svolta al Palazzo presidenziale della Moneda, a Santiago del Cile, ai primi di ottobre del 1971, circa un anno dopo l’ascesa al potere di Unidad Popular […]
Robert Badinter 1928-2024 Dall'archivio, l'intervista straordinaria a Robert Badinter di Rossana Rossanda pubblicata sul manifesto del 27 maggio 1982. Badinter, avvocato e politico francese, è morto il 9 febbraio 2024 all’età di 95 anni.
Federico De Melis e Roberto Andreotti incontrano Rossana Rossanda per parlare di marxismo all’interno del Pci e del gruppo del Manifesto.
La scrittrice e giornalista racconta la sua formazione, l’adolescenza a Venezia e il rapporto con la città. La Resistenza e il dopoguerra a Milano, l’iscrizione nel 1946 al Partito Comunista, l’esperienza della Casa della cultura milanese nel 1948. Infine il rapporto di amicizia con Luigi Pintor e la fondazione del quotidiano il manifesto.
Sul trespolo nella redazione de «la Repubblica» non c’è un merlo, ma un condor, il rapace che si nutre delle carcasse degli animali. Un merlo proprio no, lui è gentile e squillante, ha un becco giallo certo da furbo ma consapevole, di uno che la storia la conosce al volo. E invece no, chi ha firmato ieri «Cucù» – la rubrichetta sedicente ironica – vale a dire Francesco Merlo, è stato sfacciatamente ignorante e menzognero nel mostrarsi a tutti i costi «controcorrente» rispetto ai ricordi affettuosi e positivi, e da molte parti, per Rossana Rossanda.
Citati spesso, anche a sproposito negli ultimissimi giorni, questi due articoli sulle Br, il Pci e la Democrazia cristiana pubblicati su il manifesto nel 1978, durante il sequestro Moro, generarono – e generano ancora oggi – polemiche feroci. Li ripubblichiamo nella loro interezza, per restituirne intera la loro complessità.
1984-2024, il caso Berlinguer L'editoriale di Rossana Rossanda dal manifesto del 12 giugno 1984, per la morte di Enrico Berlinguer
Una lezione Come scansare le insidie della nostra professione per evitare che diventi la parodia di se stessa: da Balzac a Pino Rauti, una naturale inclinazione a rendere politico ogni gesto
Gli esordi di Rossana I giovani indisciplinati della Fgci, le riunioni a Milano (via Bigli) e il molto eterogeneo gruppo fondatore della rivista che sarebbe divenuta dal 1971 il nostro giornale: il manifesto
Dal manifesto del 13 maggio 1971 Il manifesto nacque anche dal dibattito seguito all’invasione della Cecoslovacchia nel ‘68. Nell’estate del ‘69 Lucio Magri firmava sulla allora rivista l’editoriale “Praga è sola”: Rossanda tornò sulla questione in uno dei primissimi articoli scritti per il quotidiano
Giustizia Nei nostri dibattiti Rossana affiancava la riflessione sul paradigma emergenziale a dure analisi sulle radici dell’adesione di vasti settori del movimento alla lotta armata
Atti parlamentari Nel 1965 la deputata Banfi (all'epoca le donne dovevano tenere il nome del marito) interviene in aula per il Pci sulla riforma della scuola, tra accordi fuori dal parlamento, giravolte democristiane, movimento degli studenti, il senso profondo dell'istruzione e dello studio universitario