In questi giorni è uscito su Repubblica, a firma di Eugenio Scalfari, un ricordo molto amichevole di Enrico Berlinguer. Mi permetto però di osservare che egli non avrebbe accettato la definizione di “liberale” che ne dà Scalfari.
La parola ha infatti un significato molto preciso nel secolo scorso e non è così che Berlinguer si sarebbe definito; la sua diversità è proprio nell’essere stato un comunista di un tipo particolare. Può darsi che Scalfari intendesse alludere alla sua speranza di poter modificare in modo non oppressivo le regole della vita interna del partito; ma non gli fu possibile per la avversione della maggior parte del partito medesimo a questa ipotesi.
Amendola non era persona che la mandasse a dire: era perfino brutale nelle sue inimicizie, come noi del manifesto abbiamo motivo di sapere.
Certo, gli eredi del Pci, Ds, Pds, e infine Pd, non si sono sforzati di farne una storia, ed è una loro grave mancanza; ma su quanto sopra è possibile agevolmente documentarsi.