150 realtà in assemblea contro il ddl «Ungheria»
Ddl Sicurezza «Offensiva autoritaria del governo»
Ddl Sicurezza «Offensiva autoritaria del governo»
Oggi, dalle ore 10, si terrà alla Sapienza di Roma l’Assemblea Nazionale della Rete No DDL Sicurezza, formata da oltre 150 realtà associative, movimenti ed organizzazioni da tutta Italia nata con l’obiettivo di costruire un’opposizione decisa «contro l’offensiva autoritaria del Governo Meloni».
Prevista la presenza anche di Ilaria Salis, Ilaria Cucchi, Zerocalcare, Michele De Palma (segretario generale Fiom-Cgil), Peppe De Cristofaro (senatore di Avs), Gianna Fracassi (segretaria generale Flc-Cgil), Gianfranco Pagliarulo (presidente Anpi nazionale), Daria Bignardi, Luigi Manconi, Christian Raimo, Riccardo Noury (Amnesty Italia). Hanno aderito anche i coltivatori e venditori di prodotti con la cannabis.
«Il Ddl, in linea con la svolta autoritaria del Governo Meloni, mira a reprimere chi difende l’ambiente, si oppone alle grandi opere inutili e lotta per il diritto alla casa, restringendo lo spazio di azione dei movimenti sociali. Attacca il diritto di sciopero, anche nelle sue forme storiche, fondamentali per i diritti dei lavoratori e la nostra democrazia. Colpisce duramente migranti e le fasce più vulnerabili, aggravando le condizioni nelle carceri e nei CPR. Prevede inoltre norme repressive contro le ONG che soccorrono in mare, criminalizzando chi salva vite. Vietando la canapa sativa, danneggia un settore agricolo in crescita, mostrando un proibizionismo cieco che ignora i benefici economici e ambientali di questa coltura», c’è scritto sul documento di adesione.
«Inoltre introduce la custodia per donne incinte o con figli piccoli, segnando una regressione nei diritti. Tuttavia, mentre si intensificano le misure repressive verso i cittadini, si creano norme che garantiscono maggior impunità alle forze dell’ordine, instaurando un preoccupante doppio standard». L’obiettivo dell’assemblea è convocare una grande manifestazione nazionale a Roma prima dell’approvazione definitiva del decreto, ora in discussione al Senato. «Rinnoviamo l’appello all’opposizione parlamentare a fare il massimo possibile contro il Ddl Ungheria, lo scontro è municipalismo solidale contro sovranismo ma anche lotta di classe contro l’avanzamento del capitalismo predatorio che abbiamo di fronte anche a livello internazionale», hanno detto gli organizzatori in conferenza stampa.
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