Viaggio in Armenia. Tra gli sfollati della regione separatista del Nagorno Karabakh, costretti a lasciare in blocco le loro case lo scorso settembre dopo l’offensiva dell’esercito azero. «Non si tratta solo di una contesa territoriale – racconta Monika -, è una questione che riguarda la nostra identità». Per la diaspora, spiega il ricercatore Figari Barberis, «la resa diventa lo spettro di un altro genocidio»