Sami Abu Omar, dopo giorni, finalmente ieri ha risposto al telefono. Che per un abitante di Gaza vuol dire «Sono ancora vivo». «Mi trovo con la mia famiglia ancora nella zona di Mawasi» ci ha detto il cooperante palestinese della ong italiana Acs sfollato nelle settimane passate da Bani Suheila dopo l’inizio dell’offensiva israeliana a Khan Yunis. «Ora – precisa – siamo in 45 tra parenti e amici rimasti senza casa. Le donne vivono in una stanza che abbiamo affittato e noi uomini in una tenda montata in un campo». Abu Omar, nonostante le enormi difficoltà quotidiane che deve superare...