Edizione del 25 giugno 2021

La Commissione europea avverte l’Ungheria, no alla discriminazione delle persone Lgbtqi+. Il governo Orbán rischia penalità finanziarie e blocco dei fondi. Sul caso italiano interviene il cardinale Parolin: «Lo Stato è laico, ma il ddl Zan troppo vago»

I temi dell'edizione
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Diritti al punto
Europa

Diritti al punto

Anna Maria Merlo

Bruxelles La Commissione europea avverte l’Ungheria, no alla discriminazione delle persone Lgbtqi+. Il governo Orbán rischia penalità finanziarie e blocco dei fondi. Sul caso italiano interviene il cardinale Parolin: «Lo Stato è laico, ma il ddl Zan troppo vago»

Lavoro

Landini: «Rimettere al centro il lavoro, Draghi sbaglia a non ascoltarci»

Massimo Franchi

Intervista al Segretario Cgil Il segretario Cgil: lo sblocco dei licenziamenti favorisce le imprese. Logistica: battaglia comune e una legge per applicare i contratti. Al governo chiediamo un confronto preventivo su Pnrr e riforme. Lo stato in economia è necessario per uno sviluppo equo. Serve un nuovo processo unitario che parta dai luoghi di lavoro

Giustizia, gli emendamenti blindati da tutto il governo
Politica

Giustizia, gli emendamenti blindati da tutto il governo

Andrea Fabozzi

Processo penale Le proposte di modifica al disegno di legge Bonafede firmate da Cartabia riscrivono da capo il provvedimento. Per superare le divisioni della maggioranza, tra Salvini che chiama Forza Italia in piazza sui referendum e M5S che fa muro sulla prescrizione, la ministra le porterà la prossima settimana in Consiglio dei ministri come fossero un provvedimento nuovo

L’eurodeputata Rego: «È stato impossibile indagare su Frontex»
Europa

L’eurodeputata Rego: «È stato impossibile indagare su Frontex»

Giansandro Merli

L'intervista Il gruppo di lavoro di Bruxelles sull'agenzia europea ha concluso i lavori. Sira Rego ne aveva proposto la creazione e vi ha partecipato in modo combattivo, ma è delusa dal risultato finale: «L'alleanza tra le destre ha condizionato i lavori e impedito di indagare in maniera approfondita. Ma non finisce qui»

Verso il voto, Iraq diviso tra boicottaggio e liste di movimento
Internazionale

Verso il voto, Iraq diviso tra boicottaggio e liste di movimento

Chiara Cruciati

Iraq Elezioni il 10 ottobre: piazza Tahrir si spacca, la Zona Verde si barrica. Intervista al consigliere del premier Hussein Hindawi: «Una decina di liste arriva dal movimento di protesta. Tanti giovani non andranno alle urne, ma tanti altri credono che solo votando cambieranno la classe dirigente».

Oltre Trump, fragili e straordinarie narrative della democrazia americana
Cultura

Oltre Trump, fragili e straordinarie narrative della democrazia americana

Guido Caldiron

Post-romanzo «Cose che voi umani» di Enrico Deaglio, per Marsilio. A partire dall’assalto al Campidoglio di Washington lanciato il 6 gennaio di quest’anno dalla folla dei suoi sostenitori al termine di un comizio di Donald Trump, l'autore indaga i meccanismi della democrazia e della società americane lungo l’incerta linea di faglia tra politica e immaginario, mito e realtà che ne contraddistinguono fin dalla nascita le vicende

Passeggiando sottoterra con il cosmo neroniano sopra la testa
Cultura

Passeggiando sottoterra con il cosmo neroniano sopra la testa

Federico Gurgone

Mostre Riapre la reggia dell'imperatore, permettendo visite nel suo cantiere e ospitando nella Sala Ottagona e negli ambienti circostanti le installazioni immersive e multisensoriali della rassegna «Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche»

Seduti sul divano futurista
Cultura

Seduti sul divano futurista

Arianna Di Genova

Avanguardie «Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno», la mostra al Maxxi e la riapertura del celebre appartamento dove l'artista visse con le figlie disegnando mobili, decorazioni parietali, piatti, mattonelle

Arturo Schwarz, la voce dei surrealisti
Cultura

Arturo Schwarz, la voce dei surrealisti

Giuseppe Frangi

Ritratti Scampare a 96 anni l'intellettuale, editore e gallerista amico di Breton e di Duchamp. Parte della sua collezione di opere è stata donata, dopo una faticosa trattativa, alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma

Steinmeier, quando l’Urss salvò il mondo
Commenti

Steinmeier, quando l’Urss salvò il mondo

Davide Conti

Memoria d'Europa Il discorso tenuto 80 anni dopo dal Presidente della Repubblica Federale Tedesca Frank Walter Steinmeier, presso il museo russo-tedesco di Karlshorst a Berlino, ha segnato un passaggio eterodosso sia rispetto alle tendenze storico-populiste che hanno caratterizzato gli ultimi due decenni del discorso pubblico sul passato sia rispetto alla stretta attualità politica, tanto da suscitare le ire dell’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, che ha rifiutato di partecipare alla cerimonia perché, a suo dire, troppo centrata sulla storia dell’Urss