«Gli emendamenti del governo al disegno di legge Bonafede sul processo penale in pratica scrivono un testo nuovo. Quella della giustizia è una delle riforme più importanti e più attese per il nostro paese, come ha confermato pochi giorni la stessa presidente della Commissione europea in visita a Roma. E allora come si poteva pensare di non farla passare per il Consiglio dei ministri?». Le voci di dentro del ministero di Marta Cartabia offrono una spiegazione semplice alla decisione per niente consueta – e non prevista in nessuno dei vari cronoprogrammi sull’attuazione del Piano nazionale di riprese e resilienza che...