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Lampedusa, contro la tendopoli un presidio permanente dei cittadini

Lampedusa, contro la tendopoli un presidio permanente dei cittadini

Immigrazione Un'assemblea, alla quale ha partecipato anche Giuseppe Conte, lancia la nascita del CPR: centro pelagico di resistenza. Intanto continuano gli sbarchi mentre 500 persone sono state trasferite a Porto Empedocle

Pubblicato circa un anno faEdizione del 21 settembre 2023

Il mare è calmo, in acqua dondola un barchino in legno, intorno le taniche di benzina, qualche coperta, due teli termici. Una scarpa e uno zainetto segnano la strada percorsa dai naufraghi di uno dei nove barchini giunti nella notte tra martedì e mercoledì a Lampedusa. Nove barchini per un totale di 242 persone arrivate nella notte di ieri. In mattinata, invece, 17 persone sono arrivate sull’isola di Lampione, 23 tra Siriani, Senegalesi, Guineani sono stati soccorsi dalla Guardia di Finanza a Largo dell’isola.

“Ci siamo persi, abbiamo viaggiato trenta ore in mare” racconta Souleiman mentre consola il figlio di neanche un anno. E’ arrivato a Lampedusa nella notte di martedì insieme alla moglie e altre 89 persone provenienti dalla Siria e dal Marocco, e partite da Tripoli. “Erano tutti zuppi” dice un operatore della Croce Rossa. Un ragazzo marocchino è stato portato via in barella verso il poliambulatorio, ha perso i sensi durante il viaggio. Era scalzo e senza maglietta.

Al poliambulatorio ieri è arrivato anche il presidente Giuseppe Conte, in polo e pantaloni. Una breve visita per poi recarsi in piazza per assistere all’assemblea pubblica dei cittadini lampedusani. Dopo giorni di grandi proteste nate in seguito alla presunta volontà di costruire una nuova tendopoli sull’isola, ieri i residenti dell’isola si sono riuniti per discutere delle problematiche emerse negli ultimi giorni.

L’assemblea è stata aperta dall’attivista Giacomo Sferlazzo, quindi è intervenuto l’ex sindaco di centrosinistra Salvatore Martello per poi lasciare la parola Giuseppe Conte e agli interventi dei cittadini.

“Non verranno fatte le tendopoli, non potreste reggere l’impatto dell’allargamento del centro d’accoglienza o della costruzione di un centro per rimpatri”, dichiara il presidente del Movimento 5 Stelle, che parla anche di “danno di immagine” per l’isola.

Tra i temi centrali dell’assemblea anche sanità – dalle conseguenze del radar alla precarietà del poliambulatorio – e cultura. I cittadini si sono dati appuntamento per un altro incontro in cui si parlerà di economia e di turismo. “Faremo un presidio permanente a ponente per evitare l’arrivo delle tendopoli. Si chiamerà CPR: centro pelagico di resistenza”, ha comunicato in chiusura Giacomo Sferlazzo.

Intanto al Favaloro continuano gli arrivi: alle 15 di ieri cinquantacinque persone di origine subsahariana sono state portate a bordo della cp 291 della guardia costiera al Molo Favaloro. Contemporaneamente 52 persone sono sbarcate al porto commerciale. Fino alle 19 di ieri gli sbarchi sono stati diciassette per un totale di circa duemila persone dentro il centro di Contrada Imbriacola. Cinquecento persone sono state invece trasferite a Porto Empedocle.

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