L'imam di Bologna Zulfiqar Khan
L'imam di Bologna Zulfiqar Khan
Politica

L’imam di Bologna: «Denuncio la Lega, mi diffamano da mesi»

L'intervista Dopo le polemiche della destra, che ne invoca l'espulsione, parla Zulfiqar Khan: «Vogliono espellermi perché sono dalla degli innocenti uccisi. Perché non lo fanno pure per il papa? Anche lui è un extracomunitario come me...»
Pubblicato 2 giorni faEdizione del 25 settembre 2024

Zulfiqar Khan, 54 anni, di professione imprenditore, guida il centro culturale islamico Iqraa di via Jacopo di Paolo a Bologna. Da mesi ormai è sotto attacco soprattutto da parte della Lega e di Fratelli d’Italia, che lo accusano di inneggiare alla jihad durante i suoi sermoni e per questo ne chiedono l’espulsione dall’Italia.

«Ma non è vero – dice l’imam al manifesto -, lo scorso giugno l’eurodeputata della Lega Nord Isabella Tovaglieri, ha pubblicato un video di un mio sermone nel quale strumentalmente mi imputava delle frasi contro gli ebrei che non avevo assolutamente detto. In quell’occasione, infatti, avevo citato le parole degli israeliani che incitavano ad uccidere donne, vecchi e bambini palestinesi. Era chiaro che non erano mie parole e non invitavo nessuno alla guerra santa. Quello che volevo dire io, come del resto il papa ha ribadito nei suoi ultimi appelli alla pace in Medio Oriente, è che cessasse il genocidio contro il popolo palestinese».

Lei ha anche denunciato il sottosegretario della Lega Alessandro Morelli, perché?

Ho deciso di porre fine a questi attacchi ingiustificati dopo che mi aveva diffamato attraverso i social. Se non lo avessi querelato, altri avrebbero continuato ad attaccarmi per delle frasi che non ho mai pronunciato.

Salvini e la destra in generale invocano la sua espulsione.

Il leader della Lega da anni fonda la sua propaganda incitando all’odio xenofobo e interreligioso. Nel mio caso, senza verificare le accuse che mi rivolgevano alcuni senatori e deputati della Lega e di Fratelli d’Italia, ha chiesto la mia espulsione dall’Italia. È inconcepibile che un onesto imprenditore che paga le tasse e invoca la pace e non l’odio tra i popoli, venga attaccato in un modo cosi miserabile. Invocano la mia espulsione perché sono dalla parte delle migliaia di innocenti che ogni giorno vengono uccisi. Allora perché non chiedono l’espulsione del pontefice? Anche lui del resto è un extracomunitario come me…

Il cardinale Zuppi ha usato parole molto diverse da quelle della destra. Che rapporto ha con lui?

Don Matteo, come lo chiamiamo noi amichevolmente a Bologna, è un uomo di pace e di dialogo. Ho molta stima nei suoi confronti. Ebbi l’occasione in passato di partecipare con lui e l’ex giudice della Corte Costituzionale Valerio Onida ad un convegno nel quale si parlava di ecumenismo e Costituzione. Ho un buon rapporto con Zuppi, ma ormai il papa lo invia come una colomba di pace nel mondo ed è molto difficile incontrarlo come un tempo.

E con il resto della città com’è il rapporto?

Bologna la sento come casa mia, qui mi sono sposato e ho avuto tre figli che sono perfettamente integrati. Per il mio lavoro ho degli ottimi rapporti con l’amministrazione e, in generale, mi piace socializzare con le persone che incontro lungo il mio cammino. Apprezzo molto la genuina ospitalità e la cucina degli emiliano-romagnoli che mi hanno accolto sin dal primo giorno in cui ho messo piede in Italia.

Sente che intorno a sé crescono discorsi d’odio?

Abito in una terra, l’Emilia-Romagna, dove il razzismo non è di casa, a differenza di altre regioni italiane, dove alcuni amici mi riferiscono l’accentuarsi degli attacchi contro gli stranieri. Un esempio è l’ex sindaca leghista di Monfalcone Anna Maria Cisint, attualmente eurodeputata, che, come il suo leader Salvini, studia misure contro l’integrazione multiculturale dei cittadini stranieri. Persone oneste che pagano le tasse e contribuiscono al benessere del territorio. Se non ci fossero, si creerebbero notevoli problemi a tutto il settore industriale di quella zona. Perché allora proseguire queste politiche pregne di odio nei confronti di persone con un colore della pelle diverso?

Vede invece una recrudescenza dell’antisemitismo?

Non vedo recrudescenza dell’odio nei confronti degli ebrei che sono nostri fratelli, ma casomai una diffusa critica nei confronti di Netanyahu, che si sta macchiando di efferati crimini di guerra contro il popolo non solo palestinese, ma anche libanese. Comportamenti sanzionati anche dalla Corte internazionale di giustizia che ha chiesto l’immediata fine dell’offensiva nei confronti del popolo palestinese. Insomma Netanyahu è responsabile quanto Putin di una moltitudine di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

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