Quella diserzione che non piace a Putin. Ma che non sembra piacere neanche a YouTube. Quella diserzione che può minare la retorica militarista ma che, a conti fatti, potrebbe intaccare la logica del mercato. Del profitto. E che allora, forse, è più conveniente aiutare a nascondere. Si parla di Russia, a due anni e mezzo dall’invasione dell’Ucraina. Un paese dove, nonostante tutto, nonostante la feroce repressione governativa, c’è ancora una piccola ma combattiva rete di opposizione alla guerra. Che fra le mille difficoltà deve fare i conti anche con l’impossibilità di comunicare. Come sanno tutti, le norme russe – già...