Tre anni di lotta Gkn e forse la svolta: «Qf verso il commissariamento»
Operai La Fiom: sembra che il governo finalmente si sia convinto a cacciare Borgomeo. Venerdì grande festa a Firenze
Operai La Fiom: sembra che il governo finalmente si sia convinto a cacciare Borgomeo. Venerdì grande festa a Firenze
Ci sono spiragli per il commissariamento di Qf, l’azienda di Francesco Borgomeo che sta tenendo in ostaggio, senza pagare gli stipendi, i 140 operai ex Gkn ancora in forze all’impresa. A dare la notizia la Rsu e la Fiom di Firenze Prato e Pistoia, ora guidata da Stefano Angelini che ha seguito passo passo la vertenza nell’ultimo anno e mezzo.
Nelle pieghe della presentazione delle iniziative in programma venerdì sera in piazza Poggi in occasione dei tre anni dall’inizio della resistenza operaia, Rsu e Fiom hanno fatto il punto della situazione: «Da tempo chiediamo con forza al governo il commissariamento dell’azienda perché serve una controparte e, da interlocuzioni informali col ministero, ci risulterebbe un’apertura ad andare in questa direzione. Se così fosse davvero, allora si sappia che non c’è tempo da perdere e si faccia il prima possibile, perché i lavoratori sono stremati».
Operai e sindacato chiedono così un intervento urgente della politica con una deroga, perché l’amministrazione straordinaria è prevista per le aziende con almeno 250 dipendenti in forza, mentre nello stabilimento di Campi Bisenzio sono rimasti ora in 140, contro i 422 del 2021 quando con una mail la multinazionale Gkn acquistata dal fondo speculativo Melrose licenziò tutti i dipendenti delocalizzando la produzione di semiassi nell’est Europa.
«In altri casi – hanno ricordato i delegati sindacali e Angelini – il governo ha usato deroghe, e se c’è la volontà politica la cosa è possibile. Per giunta ricordiamo che la prima volta che abbiamo chiesto l’amministrazione straordinaria la forza lavoro era sopra la soglia prevista dalla legge. Inoltre la richiesta di commissariamento, oltre che da parte nostra, arriva anche dalla Regione Toscana, che ha messo in campo impegni per dei ristori di 3mila euro una tantum ai lavoratori, avviando al tempo stesso l’iter di una legge regionale sui consorzi di sviluppo industriale. Impegni che senza un commissariamento rischierebbero di essere vanificati».
Un pensiero infine alla tanta, faticosa strada fatta da quel 9 luglio 2021. «Oggi sono passati tre anni dall’inizio dell’assemblea permanente nella ex Gkn di Campi Bisenzio – ricordano i delegati sindacali – tre anni di lotta, dignità e orgoglio. Una nuova proprietà, Qf, e ancora niente stipendi, niente ammortizzatori, niente prospettive. Una nuova dirigenza sorda alle richieste dei lavoratori e dei tribunali e che non dà risposte, in maniera inaccettabile, costituendo anche un precedente pericoloso».
Già, perché pochi giorni fa il Tribunale di Firenze, in sede di appello, ha respinto il ricorso presentato il 10 gennaio dall’azienda di Francesco Borgomeo, confermando la condanna per condotta antisindacale del 27 dicembre 2023 che aveva cancellato, per l’ennesima volta, i licenziamenti dei 140 dipendenti ancora in forze a Qf, ma privati dello stipendio ormai da sette mesi. Un pronunciamento che obbliga anche l’azienda a seguire la legge 234/21 per una reindustrializzazione del sito produttivo. Per giunta ci sono già cinque ricorsi vinti in tribunale che obbligano Qf al pagamento degli stipendi, e ce ne sono altre decine in attesa di sentenze analoghe, perché nessuno può abbandonare i lavoratori lasciandoli senza stipendi né ammortizzatori sociali.
Infine un occhio all’appuntamento di venerdì in piazza Poggi, a partire dalle 19.30, con interventi «laburisti» di Valerio Mastandrea, Francesca Coin e Christian Raimo, e a seguire i concerti di Mauràs, Romanticismo Periferico, Banda Bassotti, Dutch Nazari, Cimini, Eugenio Cesaro e Sick Tamburo.
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