Dopo quattro mesi in cui centinaia di milioni di persone al giorno lo interrogano su tutto, ma proprio tutto-tutto, ci si è accorti che qualcosa non va. Che tante cose non vanno. Al punto che è intervenuto il Garante della privacy per bloccare i «colloqui» on line e avviare un’istruttoria per valutare se ci sono violazioni sull’uso e la conservazione dei dati personali degli utenti. Naturalmente – è facile capirlo – si parla di ChatGpt, già nominata come vera star dell’anno. Si parla del «Generative Pretrained Transformer»: il modello di elaborazione del linguaggio che utilizza un potente algoritmo di apprendimento...