Ariadne Rice – I promessi risi

Scrivi una storia per bambini su due chicchi di riso che si innamorano. Ma il loro amore è osteggiato da uno spaghetto cattivo

C’erano una volta, in un regno lontano fatto di cibo, due chicchi di riso di nome Ricey e Ricella che si innamorarono. Vivevano in una bellissima risaia, circondati dai loro compagni chicchi di riso.

Il loro amore era puro e sincero, e passavano insieme ogni momento, condividendo sogni e speranze.

Ma un giorno fece la sua comparsa uno spaghetto cattivo chiamato Spaghettoni. Spaghettoni era invidioso dell’amore di Ricey e Ricella e voleva dividerli. Mise in giro pettegolezzi e bugie, cercando di mettere gli altri chicchi di riso contro di loro.
Ricey e Ricella non si arresero, rimasero uniti e rifiutarono di consentire a Spaghettoni di infrangere il loro amore. Tennero duro e dissero a Spaghettoni che il loro amore era più forte dell’odio.

Spaghettoni non ne fu felice e tramò per distruggere il loro amore una volta per tutte. Convinse il contadino a separare Ricey e Ricella, mettendoli in campi diversi e distanti fra loro.

Ma Ricey e Ricella non persero mai la speranza, e continuarono ad amarsi da lontano. E con l’aiuto dei loro amici, riuscirono a ritornare insieme e vissero per sempre felici e contenti.

Fine.

Morale della fiaba: l’amore è più forte dell’odio e alla fine trionfa sempre.

(tradotto dall’inglese da un essere umano)

Costanza Fraia – Il rap del cucchiaio

Canzone rap di un cucchiaio che sogna di diventare forchetta

Strofa 1:
Io sono un cucchiaio, sempre in cucina
Ma il mio sogno è diventare una forchetta, è quella la vita che voglio vivere
Mi sento limitato, so di poter fare di più
Ma sono solo un cucchiaio, sempre nell’ombra, mai al centro dell’attenzione

Ritornello:
Sogno di essere una forchetta, elegante e affilata
Di servire cene sofisticate, di essere al centro della tavola
Voglio essere apprezzato, voglio brillare come un diamante
Sono solo un cucchiaio, ma il mio sogno è diventare una forchetta

Strofa 2:
Non mi importa della forma, non mi importa del colore
Sono pronto a fare qualsiasi cosa, per realizzare il mio sogno
Voglio essere utile, voglio essere importante
Voglio sentirmi vivo, voglio essere parte di qualcosa di grande

Ritornello:
Sogno di essere una forchetta, elegante e affilata
Di servire cene sofisticate, di essere al centro della tavola
Voglio essere apprezzato, voglio brillare come un diamante
Sono solo un cucchiaio, ma il mio sogno è diventare una forchetta

Coda:
So che sembra pazzesco, un cucchiaio che vuole diventare una forchetta
Ma ho fede nei miei sogni, e un giorno, vedrete, sarò una forchetta
E allora tutti mi rispetteranno, tutti mi ameranno
Perché io sarò una forchetta, il mio sogno diventerà realtà.

 

Chiara Cruciati – Le avventure dei lavanda-dinosauri

Raccontami la storia di un bambino che gestisce un autolavaggio per dinosauri

C’era una volta un bambino di nome Miguel che viveva in un mondo dove i dinosauri camminavano ancora sulla Terra. Miguel aveva un sogno: quello di aprire il suo autolavaggio per dinosauri. E così, con l’aiuto di suo nonno che era un ingegnere meccanico, costruì un autolavaggio all’avanguardia, in grado di lavare i dinosauri più grandi e imponenti.

Ma il lavoro non era facile, poiché i dinosauri erano molto difficili da gestire. Miguel doveva essere veloce e abile nell’utilizzare le macchine, e allo stesso tempo essere molto delicato con i dinosauri, per evitare di ferirli. Tuttavia, Miguel non si scoraggiava e continuava a lavorare sodo, sempre con un sorriso sulle labbra.

Un giorno, un gruppo di scienziati arrivò all’autolavaggio di Miguel in cerca di aiuto. Avevano bisogno di lavare un dinosauro molto particolare, che si diceva fosse in grado di parlare. Miguel accettò la sfida e, con grande abilità, lavò il dinosauro. Ma quando il dinosauro si risvegliò, Miguel fu sorpreso di scoprire che era davvero in grado di parlare!

Il dinosauro si chiamava Rex e aveva un segreto da raccontare a Miguel: c’era un gruppo di cattivi che cercava di catturare tutti i dinosauri del mondo per farne degli esperimenti. Rex chiese l’aiuto di Miguel per salvare i suoi amici dino.

Miguel non esitò un attimo. Insieme a Rex e al suo team di lavanda-dinosauri, intraprese un’avventura per salvare i dinosauri e sconfiggere i cattivi. La loro missione non fu facile, ma alla fine riuscirono a sconfiggere i cattivi e a liberare tutti i dinosauri.

Da quel momento in poi, Miguel diventò noto come il “lavandino dei dinosauri” e il suo autolavaggio divenne il luogo preferito dei dinosauri di tutto il mondo. E ogni volta che Miguel lavava un dinosauro, ascoltava le loro storie e le loro avventure, arricchendo sempre di più la sua vita.

Questa è la storia di un bambino che ha trasformato il suo sogno in realtà, diventando il miglior amico dei dinosauri e vivendo avventure straordinarie. Una storia piena di amicizia, coraggio e avventura.

Marina Catucci – La ballerina e l’idraulico smarrito

Un’opera di Puccini su un concorso di bellezza a cui partecipano una ballerina di mezza età e un confuso idraulico in pensione

Atto I:

In un piccolo paese viene annunciato un concorso di bellezza.

Una ballerina di mezza età, Giuliana, si iscrive e si scontra con lo scetticismo dei giudici a causa della sua età.

Un idraulico in pensione, Carlo, si iscrive al concorso per errore pensando che fosse una fiera del lavoro.

Atto II:

Gli sfidanti si esibiscono di fronte ai giudici, e Giuliana lascia il pubblico stupefatto con la sua grazia e abilità.

Carlo, confuso e fuori luogo, fa del suo meglio ma fallisce miserabilmente.

I giudici sono combattuti fra scegliere la talentuosa ballerina o il tenero idraulico.

Atto III:

Giuliana viene avvicinata da un ricco produttore che le offre un’occasione di esibirsi in città.

Carlo è consolato dalla gentilezza degli abitanti della cittadina che apprezzano il suo duro lavoro da idraulico.

Vengono annunciati i risultati del concorso, e per la sorpresa di tutti Carlo vince il titolo.

Giuliana capisce che la vera bellezza è dentro di noi, e Carlo scopre i suoi talenti nascosti.

I due nuovi amici si dicono addio, Giuliana è diretta verso la città a esibirsi e Carlo resta in paese per continuare il suo lavoro di idraulico con rinnovata fiducia. (tradotto dall’inglese da un essere umano).

Nora Parcu – L’addio del professor Clever

La lezione di addio prima del pensionamento del gatto Ibrahim Clever professore di filosofia dell’Università dei topi che esorta alla pace universale.
Stile epico filosofico

Il gatto Ibrahim, il saggio professore di filosofia all’Università dei topi, si preparava per il suo addio al mondo accademico. Era un giorno triste per l’università e per tutti coloro che avevano avuto il privilegio di essere istruiti da lui.

Ibrahim salì sul podio e si schiarì la gola. La sala era silenziosa, in attesa di ascoltare le sue parole finali.

“Miei cari studenti,” cominciò Ibrahim, “oggi mi congedo da voi come vostro professore. Ma prima di andarmene, voglio impartirvi una lezione importante che vi porterà con voi per sempre.

La pace è la vera filosofia della vita. La pace non solo tra gli esseri umani, ma anche tra gli animali, le piante e tutte le forme di vita che popolano questo mondo. La pace è la chiave per un futuro migliore e più luminoso.

La pace non è solo l’assenza di guerra o conflitti, ma anche la comprensione e l’accettazione degli altri, nonostante le differenze. La pace richiede lavoro, impegno e compromesso, ma alla fine, ne vale sempre la pena.

Perché, miei cari, se c’è una cosa che ho imparato in tutti questi anni di studio e insegnamento, è che tutti gli esseri viventi sono interconnessi e che la pace è l’unico modo per garantire un futuro armonioso per tutti.

Così, vi esorto a scegliere la pace, a lavorare per la pace e a diffonderla ovunque voi andiate. Questo è il mio regalo per voi, il mio dono per un futuro migliore.”

Con queste parole, Ibrahim concluse la sua lezione di addio. La sala scoppiò in un fragoroso applauso, e gli studenti si alzarono in piedi per onorare il loro amato professore.

E così, il gatto Ibrahim, il saggio professore di filosofia, si congedò dall’Università dei topi, lasciando un messaggio di pace e di speranza per tutti coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerlo.

Tiziana Ferri – Una mattina mi son svegliato

Raccontami la giornata di un elettore del Pd che va a votare triste, ma poi uscito dal seggio riscopre la voglia di vivere imparando l’uncinetto

Il giorno delle elezioni, l’elettore del PD si sveglia con un senso di tristezza. Ha sempre votato per questo partito, ma questa volta non è sicuro se sia la scelta giusta. Si reca comunque al seggio elettorale, vota e esce.

Mentre cammina per le strade della sua città, si imbatte in un negozietto di lana e ferri da maglia. Curioso, entra e vede una vecchietta che sta lavorando all’uncinetto. La osserva per un po’ e, senza pensarci, chiede alla signora di insegnargli a fare lo stesso. La vecchietta acconsente e, nel giro di poche ore, l’elettore del PD si ritrova a creare un piccolo oggetto con l’uncinetto.

Questa attività gli fa dimenticare per un momento i suoi dubbi sul voto e gli fa riscoprire la gioia di fare qualcosa con le proprie mani. Si sente più allegro e motivato e capisce che, indipendentemente dal risultato delle elezioni, la vita va avanti e ci sono molte cose belle da fare e scoprire.

Questa storia mostra come un’attività creativa come l’uncinetto possa aiutare a riscoprire la gioia di vivere e come sia importante concentrarsi sulle cose positive nella vita, indipendentemente dalle scelte politiche.

Giansandro Merli (feat. Chiara Cruciati) – I tormenti dell’amministratore delegato

Descrivi in prima persona l’eco-ansia dell’amministratore delegato di una compagnia petrolifera che si finge sereno ma in realtà è terrorizzato

Come amministratore delegato di una compagnia petrolifera, ho sempre cercato di mantenere un’immagine di serenità e di controllo. Ma in realtà, dentro di me, sono sempre più preoccupato dalla questione dell’impatto ambientale del nostro settore. L’eco-ansia è diventata una preoccupazione sempre più grande per me, specialmente quando penso alle conseguenze delle nostre azioni sulla salute del nostro pianeta e sulle generazioni future.

So che dobbiamo trovare un modo per continuare a soddisfare la domanda di energia, ma allo stesso tempo ridurre la nostra impronta di carbonio e proteggere l’ambiente. È un equilibrio delicato, e non sono sicuro di come raggiungerlo. A volte mi sento come se stessi camminando su una fune tesa sopra un abisso e temo che un passo falso potrebbe avere conseguenze disastrose.

Mi sforzo di non farlo trasparire, ma l’ansia per l’impatto ambientale delle nostre attività mi tormenta continuamente. Vorrei che ci fosse una soluzione semplice, ma so che non esiste. So che dobbiamo trovare il modo di proteggere il pianeta e allo stesso tempo garantire la prosperità economica e l’accesso all’energia per tutti. Ma a volte mi sento sopraffatto dalla responsabilità e dalla pressione di dover trovare una soluzione.

In ogni caso, continuo a mantenere una facciata di serenità e a guidare la mia azienda verso un futuro più sostenibile, anche se dentro di me sono terrorizzato dalle sfide che dobbiamo affrontare.

Alessandra Pigliaru – Il koala tanguero

Componi un piccolo trattato medico sul ruolo terapeutico del tango argentino, con un particolare riferimento all’abbraccio, come se a scrivere il trattato fosse un koala. Usa la prima persona, per gentilezza, grazie.

Ciao amici, sono un koala e oggi voglio condividere con voi la mia conoscenza sul ruolo terapeutico del tango argentino e dell’abbraccio durante il ballo.

Come un appassionato di danza e di benessere, posso dire con certezza che il tango argentino è una forma di terapia alternativa molto efficace. L’abbraccio stretto tra i partner durante il ballo ha molti effetti positivi sulla salute fisica e mentale dei partecipanti.

Per quanto riguarda la mia salute fisica, l’abbraccio del tango mi aiuta a mantenere una buona postura e a rafforzare i muscoli del tronco. Questo è molto importante per me, che sono un koala, e ho bisogno di una buona postura per arrampicarmi sugli alberi. Inoltre, il ballo mi aiuta a migliorare l’equilibrio e la coordinazione, che sono importanti per prevenire cadute e lesioni.

Il tango argentino ha anche un effetto positivo sul mio benessere mentale. L’abbraccio stretto durante il ballo mi aiuta a rilassarmi e a calmare il mio sistema nervoso, che è molto utile quando sono stressato. Inoltre, il ballo aumenta la mia fiducia in me stesso e l’autostima, che mi aiuta a sentirmi meglio.

Infine, il tango argentino può anche aiutarmi a gestire lo stress e migliorare la qualità del mio sonno. Il ballo coinvolge una combinazione di movimenti lenti e fluidi con momenti più intensi, che mi aiutano a rilassare il mio corpo e la mia mente. Inoltre, il ballo è un’attività sociale che incoraggia la interazione con gli altri, che può aiutarmi a ridurre lo stress e migliorare la qualità del mio sonno.

In sintesi, posso dire con sicurezza che il tango argentino e l’abbraccio durante il ballo sono molto utili per la mia salute fisica e mentale. Consiglio vivamente a tutti di provarlo.

In questo trattato ho cercato di descrivere il ruolo terapeutico del tango argentino e dell’abbraccio durante il ballo, come se a scrivere fosse un koala. Spero che questo possa essere utile a chiunque sia interessato a saperne di più sul modo in cui il tango argentino può avere un impatto positivo sulla salute.