La (no)war room di Alleanza Verdi Sinistra è in una sala con maxischermo al piano interrato delle Officine Fluviali, spazio coworking nel quartiere Ostiense. È in questa saletta che i primi dati arrivano e scattano i primi festeggiamenti. Quando arriva la proiezione che sigilla Alleanza Verdi Sinistra ben oltre le più rosee previsioni del 6%, anche la prima fila abbandona l’aplomb scaramantico: Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli si abbracciano. L’unico che resta seduto, a compulsare gli altri dati, è il presidente di Sinistra italiana Nichi Vendola. Una fila più indietro siede Roberto Salis, il padre di Ilaria che ha combattuto nei mesi scorsi e che ha condotto la campagna elettorale per conto della figlia, detenuta a Budapest.

A QUEL PUNTO Fratoianni&Bonelli ritornano al piano di sopra, dove i giornalisti aspettano la dichiarazione di prammatica. «Sulla base delle prime proiezioni quello che si profila per Alleanza Verdi Sinistra è un risultato straordinario» dice Fratoianni. E ripete l’aggettivo «straordinario» per tre volte, quasi a voler prendere le misure. Poi contestualizza il dato italiano: «Questo voto si colloca in un quadro preoccupante per l’Europa. Ma se c’è uno sconfitto è l’asse delle guerra Macron-Scholz».

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Bonelli si fa prendere e si sente per una notte il Cohn-Bendit italiano: «Ringraziamo tutti gli italiani che ci hanno voluto dare fiducia – afferma il portavoce di Europa Verde – Questo risultato straordinario e importante dobbiamo fare in modo che possa crescere sempre di più. Ce n’est qu’un debut continuons le combat». Fratoianni quasi scoppia a ridere, sembra stupito dal trasporto movimentista del socio verde. Poi riprende il microfono e aggiunge: «Vedremo come andranno le preferenze, ma penso che a questo punto possiamo annunciare che Ilaria Salis sarà parlamentare europea».

È a questo punto che gli attivisti che hanno lavorato a questa (diciamolo: folle) operazione fin dallo scorso mese di marzo, quando le udienze del processo contro la maestra antifascista hanno fatto capire che ci si trovava davanti a una persecuzione politica, hanno realizzato che la missione può dirsi compiuta.

Chiunque adori i piani ben riusciti non può che alzare un bicchiere e ricordare di quando Ilaria ha posto dei dubbi alla candidatura con il Pd (temeva che i suoi non l’avrebbero seguita fino a quel punto) o quando dal personale diplomatico italiano in Ungheria è trapelato il timore che qualche elemento processuale tirato fuori ad arte avrebbe potuto inficiare la campagna elettorale e peggiorare la situazione.

Ma anche Fillippo Sensi, ex portavoce di Renzi e attuale parlamentare del Pd ammette l’efficacia dell’operazione: «Effetto Salis enorme su Avs, voto con un effetto concreto, metto il suo nome e la libero». Se fosse confermata l’elezione andrebbe scarcerata, attualmente si trova agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico, e il processo a suo carico sarebbe sospeso. Esattamente quello che i movimenti di tutt’Italia avevano promesso di fare imbracciando la matita elettorale: riportarla a casa e dare un segnale all’Europa più nera e sovranista.

DETTO CIÒ, questo exploit di Avs andrà decifrato anche sulla base delle preferenze. Bisognerà capire come si è distribuito il voto sui territori, arrivano per primi i dati di Roma e pare ci sia una tendenza capitolina che premia Ignazio Marino, ma Massimiliano Smeriglio, che si trova al Porto Fluviale e che tira il fiato come è giusto che faccia uno che i voti se li è andati a prendere nello spazio delle diverse regioni del centro Italia «uno per uno» sa che la nottata è lunga e che prima di tirare le fila si tratta di sapere attendere, anche se la ripartizione di scuola vorrebbe che i primi tre seggi a scattare per i rossoverdi sono quelli del nordovest (dove appunto dovrebbe passare Salis) del centro e del sud.

La geografia delle preferenze rappresenterà anche un trama politica da sostenere. «Mi sono impegnato sulla salute, che sta facendo un passo indietro in Europa», dice Marino nel cuore della notte. «Non avevamo dubbi che Ilaria sarebbe arrivata non prima ma primissima – afferma Fratoianni – Il problema era la soglia, noi non l’abbiamo solo superata ma travolta e Ilaria sarà parlamentare europea. Io sono felice anche di questo in particolare». «Ci sarà tanto da capire sulle ragioni di questo scenario e su come invertirlo – riflette il deputato torinese Marco Grimaldi – Eppure, almeno in Italia, l’onda non monta più. E Alleanza Verdi Sinistra è la vera sorpresa oltre ogni sondaggio».