In un giorno assolato di marzo del 1997, a Durazzo, un’insegnante albanese di mezza età porta suo figlio di 11 anni sulla spiaggia. I due si bagnano i piedi nell’acqua, scrivono i loro nomi sulla sabbia e poi restano seduti a guardare il mare. Lei tira fuori uno spuntino che ha portato da casa: pane scuro, pezzettini di feta, cetrioli e pomodori avvolti in un foglio di giornale. Madre e figlio iniziano un bisticcio – il ragazzino afferma di non avere appetito e la donna insiste perché mangi, pena l’immediato rientro a casa – quando sentono una forte esplosione, simile...