Non si farà il referendum contro la «Buona Scuola». Il responso della Corte di Cassazione era atteso: i promotori dell’ultimo atto di resistenza contro la riforma schiacciasassi di Renzi e del Pd lo temevano sin dal giorno della consegna delle firme. La Corte ha ufficializzato il già parzialmente noto: non sono state raccolte le 500 mila firme necessarie per ciascuno dei quattro quesiti presentati: abolizione dello «school bonus», dell’alternanza scuola-lavoro, del preside-manager e della valutazione del merito. Finisce così la fase postuma della non brillantissima stagione di opposizione alla «Buona scuola. Era nata sotto i migliori auspici con uno sciopero...