Internazionale

Il caso Trader Joe’s, la lotta per il contratto sbarca anche nei supermercati

Supermercato Trader Joe's in Massachussets, foto ApSupermercato Trader Joe's in Massachussets – Ap

Battaglie sindacali ai massimi negli Stati uniti Storico sì alle «union» anche nella catena di alimentari «alternativa»

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 31 luglio 2022

Secondo il National Labor Relations Board i lavoratori della catena di supermercati Trader Joe’s di un punto vendita di Hadley, nel Massachusetts, hanno votato 45-31 per aderire al sindacato, diventando i primi a sindacalizzarsi in quell’azienda. Questa vittoria del sindacato segue l’ondata che ha coinvolto Starbucks, Amazon, Apple, Google ma contemporaneamente rappresenta una novità per la tipologia di azienda interessata.

Con base in California, Trader Joe’s conta 550 negozi sparsi per gli Usa ed è la pop star indie dei negozi di alimentari; famosa per essere «diversa», l’azienda ha costruito un seguito di culto grazie non solo ai suoi prezzi bassi, cibi surgelati fantasiosi e multiculturali, arredamento spartano, ma più di tutto grazie alla sua cultura aziendale dove i lavoratori non sono solo amichevoli ma interessanti e comunicativi.

Grazie alla politica degli orari flessibili a seconda delle proprie esigenze, da Trader Joe’s lavorano studenti universitari, neo pensionati super attivi, e i lavoratori sono incoraggiati a prendersi del tempo e dialogare regolarmente con i clienti, non solo per l’immediata utilità ma anche di cinema, sport, interessi comuni. In negozio non c’è un vero e proprio codice di abbigliamento: capelli colorati, tatuaggi e piercing sono il minimo, e affermare che Trader Joe’s sia aperto alla comunità Lgbtq e interrazziale è un’ovvietà. La catena lavora per trovare ogni opportunità di promuovere le interazioni fra lavoratori e clienti.

I lavoratori di Trader Joe's di Hadley durante la lotta per l'istituzione del sindacato nel negozio, foto Ap
I lavoratori di Trader Joe’s di Hadley durante la lotta per l’istituzione del sindacato nel negozio, foto Ap

Nelle grandi città è un dato assodato che l’ultima ora di apertura, dalle 21 alle 22, la più frequentata dai single, è meglio di una «dating app» per incontrare l’anima gemella se la cerchi di sinistra, attenta all’ambiente, consapevole dei privilegi razziali e tutto quello che va insieme.

Anche se il salario minimo in Massachusetts è di $14,25 l’ora, i lavoratori di Trader Joe’s ne guadagnano $16 l’ora, ma quando l’azienda ha annullato le restrizioni Covid sulle mascherine e alcune integrazioni sulla salute in vigore dall’inizio della pandemia, i lavoratori del negozio di Hadley hanno iniziato un percorso diverso. Nel maggio di quest’anno quasi due dozzine di lavoratori si sono ammalati, i giorni di malattia non sono stati retribuiti come nelle ondate precedenti e questo ha innescato l’impulso verso la sindacalizzazione.

Il piccolo market di Hadley, in Massachusetts, foto Ap
Il piccolo market di Hadley, in Massachusetts, foto Ap

Oltre a ciò i lavoratori lamentano la diminuzione del piano pensionistico che per molti anni era stato pari al 15% dei guadagni per i dipendenti dai 30 anni in su, e che dallìinizio degli anni 2010 è sceso al 10%. Anche le prestazioni sanitarie per i lavoratori part-time hanno subito un colpo. L’azienda offriva la copertura sanitaria ai lavoratori part-time ma con il passaggio dell’Obamacare aveva aumentato le ore settimanali minime richieste per potervi accedere, passando da circa 20 a 30 ore settimanali.

Quando è stato annunciato il voto per la sindacalizzazione inizialmente la direzione di Trader Joe’s si è impegnata nelle classiche manovre antisindacali, inclusa l’assunzione di uno studio legale specializzato nella lotta ai sindacati ma l’approccio duro è durato poco.

Ora che il sindacato è stato approvato, il passo successivo è mettere insieme un comitato negoziale con cui elaborare un contratto, ma mentre Starbucks e Amazon si sono finora rifiutati di negoziare contratti sindacali con i propri dipendenti, la portavoce di Trader Joe’s, Balia Rohde, ha dichiarato che l’azienda è disposta a utilizzare qualsiasi contratto sindacale in corso come modello per un contratto comprensivo di retribuzione, pensione, assistenza sanitaria e condizioni di lavoro. «Siamo pronti ad avviare immediatamente le discussioni con i rappresentanti sindacali per i dipendenti di questo negozio per negoziare un contratto – ha dichiarato Rhode – Accogliamo con favore il voto da parte dei membri del nostro equipaggio».

Ora anche i lavoratori di Trader Joe’s a Minneapolis e Boulder, in Colorado, hanno presentato domanda per le elezioni sindacali. L’approccio morbido di Trader Joe’s arriva quando la serie di vittorie sindacali ha ormai cominciato a produrre effetti a catena, incoraggiando i lavoratori a organizzarsi, e le domande per le elezioni sindacali che si sono susseguite quest’anno sono sulla buona strada per raggiungere il livello più alto da almeno un decennio.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento