Il Sei Nazioni 2022 si decide ancora una volta all’ultima giornata. Francia o Irlanda, queste le due contendenti alla vittoria finale

. Il 12 febbraio scorso la sfida tra le due squadre ha visto prevalere di misura i francesi, che giocavano in casa: 30-24. Oggi il confronto è invece a distanza.A Parigi il XV de France, capolista a punteggio pieno (18 punti) e con il Grand Chelem a portata di mano, attende l’Inghilterra.

A Dublino, invece, l’Irlanda (16 punti) trova la Scozia in una sfida tutta in salsa celtica che la vede ampiamente favorita (Sky Sport Arena, 17:45). Un successo dei padroni di casa assegnerebbe loro la Triple Crown, assai più di un trofeo di consolazione, ma un’eventuale sconfitta dei francesi regalerebbe ai ramarroni verdi il successo finale.

L’Irlanda sarà in campo alle 17.45, la Francia alle 21: tra il fischio finale della prima partita e quello di inizio della seconda c’è un intervallo di quasi due ore che alimenterà le aspettative dei rispettivi tifosi. Le Crunch, così viene soprannominata la sfida tra Francia e Inghilterra (Sky Sport Arena, 21:00), non è mai stato tanto atteso come quest’anno.

La sconfitta di Twickenham di sabato scorso contro l’Irlanda, dopo un match disputato interamente con un uomo in meno e una prestazione collettiva degna di applausi, ha ringalluzzito l’ambiente e Eddie Jones si è ben guardato dall’abbassare i toni, anzi: “Questa partita è stata l’atto fondativo di una squadra pronta a vincere la coppa del mondo”.

Insomma, non l’ha toccata piano, il coach del XV della Rosa, fedele come sempre alla sua fama di taumaturgo e di diabolico motivatore. Eppure Jones sa bene che una brutta sconfitta allo Stade de France riaccenderebbe tutti i fuocherelli polemici che hanno spesso accompagnato la sua gestione lunga ormai sette anni. Non basterebbero i tre titoli (2016, 2017 e 2020) e neppure la finale mondiale del 2019: quando è in ballo la palla ovale gli inglesi sanno essere molto esigenti.

SUL FRONTE francese prevale l’ottimismo. La guida di Fabien Galthié ha riportato in auge un rugby spumeggiante che sembrava ormai relegato a un glorioso passato. Spumeggiante, ma anche terribilmente solido e concreto. Non ha brillato, la Francia, nel match di Cardiff di una settimana fa, ma alla fine ha portato a casa il risultato e tutti si dicono certi che domani i galletti ritroveranno la giusta concentrazione, le abilità gestuali, la brillantezza indispensabile per venire a capo di una partita che sarà comunque difficile. Mancherà Yoram Moefana ma al suo posto, sulla fascia destra, c’è Damian Penaud, uno che è difficile considerare un semplice sostituto. La coppia Ntamack-Dupont, che ha in mano le chiavi del gioco, è più che affidabile, e il pacchetto di mischia offre tutte le garanzie richieste.

L’Italia sarà in campo alle 15:15 (diretta tv su Sky Sport Arena) a Cardiff, impegnata in un match che non ha molto da regalare ai fini della classifica. Gli azzurri si presenteranno al Principality Stadium con il cucchiaio di legno già virtualmente depositato in teca; i gallesi, penultimi con 6 punti, dovranno vincere per l’orgoglio ma difficilmente potranno scalare posizioni.

Rispetto al match di sabato scorso a Roma c’è la novità della presenza di Ange Capuozzo fin dal primo minuto. Le due mete messe a segno nel finale di partita contro gli scozzesi hanno convinto Kieran Crowley a schierarlo fin dall’inizio, questa volta nel ruolo di estremo che il ragazzo di Grenoble occupa solitamente nel suo club. Edoardo Padovani scivola all’ala e Marco Fuser sarà titolare in seconda linea. Contro il Galles sarà partita ruvida, fisicamente impegnativa. Si attende uno squillo, un qualche segnale che la stagione ha lasciato in dote qualcosa di buono. Oltre ad Ange Capuozzo, ovviamente.

Galles: McNicholl; Rees-Zammit, Watkin, Halaholo, Adams; Biggar, G. Davies; Faletau, Navidi, S. Davies; Wyn Jones, Beard; Lewis, Lake, Thomas.

Italia: Capuozzo; Padovani, Brex, Marin, Ioane; Garbisi, Braley; Halafihi, Lamaro, Pettinelli; Ruzza, Fuser; Ceccarelli, Nicotera, Fischetti.