Edizione del 30 settembre 2018

Duro avvertimento di Mattarella al governo che sfonda il tetto del deficit: la Costituzione impone equilibrio di bilancio e sostenibilità del debito. Sfida sulla manovra che il Quirinale deve firmare, ma Salvini già risponde picche. E in comizio chiama i fischi contro il Colle

I temi dell'edizione
Collisione
Politica

Collisione

Andrea Fabozzi

Quirinale Duro avvertimento di Mattarella al governo che sfonda il tetto del deficit: la Costituzione impone equilibrio di bilancio e sostenibilità del debito. Sfida sulla manovra che il Quirinale deve firmare, ma Salvini già risponde picche. E in comizio chiama i fischi contro il Colle

CONFINDUSTRIA

Ma Boccia ha già scelto la Lega

Mario Pierro

In nome delle imprese "Vergognoso un endorsement così a un partito politico" (Carlo Calenda). "Non sei neanche in grado di organizzare una cena con i compagni di partito" (Vincenzo Boccia). "Sudditanza psicologica di Confindustria per la Lega" (Orfini)

Di Maio: «Il nostro reddito di cittadinanza non è assistenzialismo»
Politica

Di Maio: «Il nostro reddito di cittadinanza non è assistenzialismo»

Roberto Ciccarelli

Dal Welfare al workfare neo-liberale Il vicepremier ministro del lavoro e dello sviluppo ribadisce: lavoro gratuito per 8 ore e formazione in cambio del sostegno. Il sussidio condizionato all’obbligo al lavoro rientra nelle politiche già adottate nell’Ue e in Usa. Di Maio ha presentato su Facebook Mimmo Parisi, creatore di un sistema di «On-demand work» – il «Mississippi Works». A lui sembra destinato il compito di riorganizzare i centri per l'impiego italiani. Come funziona la piattaforma americana di forza lavoro on demand" e come potrebbe essere applicata in Italia

C’è un vuoto di idee sulla scuola gialloverde
Commenti

C’è un vuoto di idee sulla scuola gialloverde

Anna Angelucci

La polemica All’indomani dell’abolizione transitoria della chiamata diretta dei docenti e della richiesta di proroga dell’obbligatorietà dei test Invalsi all’esame di Stato, ci aspettiamo da governo e Parlamento una seria riflessione critica […]

Il Grande Gioco sino-pakistano
Internazionale

Il Grande Gioco sino-pakistano

Alberto Negri

Geopolitica dei corridoi Entro il 2030 il «China-Pakistan economic corridor» collegherà il porto di Gwadar con Kashgar in Cina. I più preoccupati del progetto e della sfida egemonica di Pechino sono gli Usa

La paura del debito frena il «progetto del secolo»
Commenti

La paura del debito frena il «progetto del secolo»

Simone Pieranni

La nuova via della Seta Le Maldive sono l’ennesimo campanello di allarme per Pechino e seguono «sconfitte» locali già assaporate dalla Cina in Malaysia e in Myanmar, due paesi che di recente hanno bloccato o drasticamente diminuito alcuni progetti che in precedenza erano stati concordati con Pechino

Brevi dal mondo
Internazionale

Brevi dal mondo

red

Egitto, Amal Fathy condannata a 2 anni La Corte per i reati minori di Maadi ha condannato a 2 anni di prigione l’attivista egiziana per i diritti umani Amal Fathy, […]

Congetture approvate nelle vite che non tornano
Cultura

Congetture approvate nelle vite che non tornano

Andrea Capocci

SCIENZA Un percorso attraverso la complessa biografia di alcuni matematici del Novecento. Da Michael Atiyah e i suoi «numeri primi», passando per Schinichi Mochizuki, Peter Scholze e Jakob Stix. E all’affascinante storia del russo Grigorij Perel’man, Masha Gessen ha dedicato di recente un volume

Pillole di umanità e ironia della generazione YouTube
Visioni

Pillole di umanità e ironia della generazione YouTube

Stefano Crippa

Incontri Otto nuovi video, una dramedy e la collaborazione con Serena Dandini per il collettivo capitolino dei The Pills. «Come tutte le persone di sinistra ci sentiamo soli. Nei nostri lavori la politica entra - ma di sponda - inseriamo il nostro sistema di valori in un modello di satira sociale»

Un talento musicale votato alla parola
Alias Domenica

Un talento musicale votato alla parola

Oreste Bossini

Musicisti Nel centenario della nascita di Leonard Bernstein i suoi scritti ne testimoniano la passione politica, i pregi anche letterari, le straordinarie doti affabulatorie: «Scoperte», dal Saggiatore

Minimi detagli di un’opera d’arte mai realizzata
Alias Domenica

Minimi detagli di un’opera d’arte mai realizzata

Isabella Mattazzi

Quasi quindici anni di ricerche documentarie hanno impegnato Pierre Michon nella stesura del suo romanzo che, attraverso la storia dell’inesistente pittore Corentin, ci restituisce il Settecento in tutta la vulnerabilità delle sue tensioni: «Gi undici», da Adelphi

Tintoretto, tirannico e sofisticato
Alias Domenica

Tintoretto, tirannico e sofisticato

Sergio Momesso

Jacopo Robusti, le due mostre di Venezia a cinquecento anni dalla nascita A Palazzo Ducale e alle Gallerie dell’Accademia, la complessità di un linguaggio che si fa dramma nel match con Michelangelo

La giovane arte italiana, fresca e indeterminata
Alias Domenica

La giovane arte italiana, fresca e indeterminata

Daniele Capra

Al MAMbo di Bologna "That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine", a cura di Lorenzo Balbi Delvè, De Stefani, Kvas, Furian, Mazzi, Strappato... Tutti nati a partire dal 1980, gli artisti convocati presentano uno spaccato polivalente, a rischio dispersione

Abramovic, come restituirla? Solo in assenza
Alias Domenica

Abramovic, come restituirla? Solo in assenza

Giuseppe Frangi

A Firenze, Palazzo Strozzi, "Marina Abramovic, The Cleaner", a cura di Arturo Galansino Non convince il tentativo di tenere in vita le azioni storiche di Marina Abramovic attraverso le re-performance, che rischiano di tradursi in «teatrino». I momenti alti della mostra restano così i «documenti»

Due dissimmetrie tra ars e vita: Lo Savio e Manzoni
Alias Domenica

Due dissimmetrie tra ars e vita: Lo Savio e Manzoni

Stefano Chiodi

"Passione dell’indifferenza. Francesco Lo Savio", di Riccardo Venturi (Humboldt Books) e "Monsieur Zero. 26 lettere su Manzoni, quello vero", di Andrea Cortellessa (Italosvevo) Nello scrivere, rispettivamente, di Francesco Lo Savio e Piero Manzoni, Venturi e Cortellessa sfidano, nel segno del postumo (così congeniale all'esperienza bruciante, tragicamente ironica, dei due artisti anni sessanta), il genere «monografia»