Le porte del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria si sono aperte all’improvviso martedì a pranzo. Così Mohamed Elbriky ha potuto varcare la soglia dell’incubo in cui era precipitato il 7 novembre 2023 e ritornare in libertà. Durante i quattro mesi di trattenimento è stato trasferito tre volte in pronto soccorso di ospedali esterni alla struttura detentiva per «gesti anticonservativi». Tradotto: autolesionismo o, per ultimo, tentato suicidio. Solo tra fine febbraio e inizio marzo sarebbero stati ben sei i trattenuti che hanno provato a uccidersi. In due sono stati ricoverati d’urgenza il 4 marzo, tra questi...