A pochi giorni dal mass shooting di Buffalo, New York, dove il 18enne suprematista bianco Payton Gendron ha ucciso 10 persone e ferite 3, aprendo il fuoco in un supermercato di un quartiere abitato prevalentemente da neri, è arrivata la visita di Joe e Jill Biden.

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Il presidente prima di incontrare i familiari delle vittime si è recato nel luogo dell’ennesimo massacro americano, definito più volte dal presidente come un episodio di “terrorismo interno”.

Gli Stati Uniti non sono sempre stati disposti a denunciare l’estremismo interno per quello che è, terrorismo di matrice razzista, e questo Biden lo sa bene.

Quando era vicepresidente, l’amministrazione Obama, a seguito delle critiche dei repubblicani, aveva annullato un rapporto in cui si avvertiva che i veterani erano vulnerabili all’essere reclutati da gruppi estremisti interni in odore di suprematismo bianco.

Ora, però, le cose sono andate probabilmente troppo in là per giocare di fioretto con le terminologie, e Biden non ha esitato a descrivere il massacro come “razzista” e un esempio di “suprematismo bianco”.

“Quello che è successo qui è semplice e diretto: terrorismo, terrorismo. Terrorismo interno”, ha ripetuto Biden, in netta contrapposizione rispetto alla precedente amministrazione Trump, durante la quale alcuni analisti della sicurezza interna hanno dichiarato di essere stati scoraggiati persino dall’includere le parole “terrorismo interno” all’interno dei propri discorsi pubblici.

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“Il suprematismo bianco è un veleno – ha ribadito Biden – e gli è stato permesso di inquinare e crescere proprio davanti ai nostri occhi (…) l’odio rimane una macchia nell’anima dell’America. Questo veleno, questa violenza, non possono essere la storia del nostro tempo”, ha aggiunto il presidente, prima di assumere un tono più pragmatico, dicendo che se la violenza non può essere completamente fermata, “possiamo tenere le armi d’assalto lontane dalle nostre strade”.

Facendo riferimento all’ala estremista del partito repubblicano, che usa una retorica divisiva e venata di odio per guadagno e profitto politico, un colpo non troppo velato ai commentatori televisivi come ai politici conservatori, Biden ha detto di chiedere “a tutti gli americani di rifiutare la menzogna”. Il presidente e la first lady hanno poi incontrato i politici e le forze dell’ordine cittadini, ma soprattutto i residenti di questa città in lutto da tre giorni dopo un mass shooting feroce, annunciato online con un messaggio sconclusionato pieno di retorica razzista.

“In America, il male non vincerà, ve lo prometto – ha detto Biden, che deve la sua elezione principalmente all’elettorato afroamericano – l’odio non prevarrà.  E la supremazia bianca non avrà l’ultima parola”.

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Biden ha fatto più volte riferimento alla marcia dell’orgoglio bianco di Charlottesville, nel 2017, dicendo che proprio quella marcia dell’ultra destra razzista era stata uno degli elementi decisivi che l’avevano spinto a candidarsi alla presidenza.

Alla fine il presidente non ha fatto annunci politici precisi; oltre ad esprimere il suo sostegno per l’eliminazione delle armi d’assalto dalle strade, il discorso di Biden è sembrato essere indirizzato più che altro ad esprimere quel tipo di empatia per cui è noto fin dall’inizio della sua vita politica.

Tutto il discorso è stato una combinazione di consolazione e invito a rifiutare l’ideologia razzista, e arriva proprio dopo che, pochi giorni fa, i leader dei movimenti per i diritti civili e per la giustizia sociale, lo hanno invitato a presenziare a un vertice che si terrà questa settimana, per sviluppare un piano politico e pragmatico per combattere i crimini ispirati dall’odio, la supremazia bianca e l’estremismo violento.

“Il fatto che il presidente venga qui mostra quanto seriamente prenda la questione della disponibilità di armi, il problema delle sparatorie di massa, dell’incitamento all’odio, tutto ciò con cui abbiamo a che fare per questa tragedia”  ha detto il sindaco democratico di Buffalo Byron Brown in una conferenza stampa, aggiungendo di aver chiesto alla Casa Bianca “risorse aggiuntive per la comunità” senza, però, fornire dettagli su quali siano queste risorse.