Il compagno Paolo Ciofi, fondatore e presidente onorario della nostra associazione, ci ha lasciato poche ore fa. È un grande dolore per tutti noi di Futura Umanità, così come per tutti coloro i quali hanno potuto incrociare e conoscere nel corso degli anni la sua acuta intelligenza, la sua intensa e instancabile passione politica, il suo rigore, la sua ironia.

Paolo Ciofi ha dedicato tutta la sua vita di militante e dirigente comunista all’impegno politico e culturale per un mondo diverso, per quel nuovo socialismo che è stato al centro della sua riflessione, nell’ambito della migliore tradizione del comunismo italiano.

Di famiglia comunista, Paolo era nato a Roma il 18 novembre 1935. Aveva iniziato la sua militanza politica da studente, poi il Pci lo aveva mandato a studiare all’Università di Mosca. Lì aveva imparato il russo ed era venuto a contatto col mondo del comunismo internazionale. Nel 1957 aveva lavorato come traduttore simultaneo nel corso della Conferenza mondiale dei partiti comunisti.

Rientrato in Italia, diventa un “rivoluzionario di professione”, un quadro del Partito. Nel 1966, all’indomani dell’XI Congresso del Pci, Enrico Berlinguer, nuovo segretario regionale nel Lazio, lo propone come segretario della federazione provinciale di Latina. Lì Paolo “si fa le ossa” come dirigente politico, portando avanti tra l’altro la lotta per l’abolizione delle “gabbie” salariali.

Nel 1969 Ciofi entra nel Comitato centrale; l’anno seguente, subentra a Berlinguer come segretario del Partito nel Lazio, e al contempo è eletto nel Consiglio regionale. Nel 1975 diventa vicepresidente del Consiglio regionale; due anni dopo, segretario della federazione romana del Partito. Nel 1983 è eletto alla Camera dei deputati, e negli stessi anni è anche coordinatore del Dipartimento economico del Pci.

Nel 1989, di fronte alla svolta della Bolognina annunciata da Occhetto, Ciofi si schiera col fronte del No, aderendo poi all’Associazione per il rinnovamento della sinistra guidata da Aldo Tortorella.

A partire dagli anni ’90, Paolo si è dedicato a una intensa attività pubblicistica e di ricerca, pubblicando libri importanti, da Il lavoro senza rappresentanza. La privatizzazione della politica (manifestolibri, 2004) a La bancarotta del capitale e la nuova società (Editori Riuniti university press, 2012), da Costituzione e rivoluzione (Editori Riuniti, 2017) e La rivoluzione del nostro tempo. Manifesto per un nuovo socialismo (Editori Riuniti, 2018).

Strenuo difensore del grande patrimonio ideale del Pci, fu sua l’idea costituire “Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del Pci”, e negli anni di vita della nostra associazione tutti noi abbiamo avuto modo di imparare moltissimo da lui – nei contenuti, nei metodi, nello stile di lavoro – e anche di conoscerne e apprezzarne gli aspetti umani, la verve, l’ironia.

Lo ricorderemo sempre con enorme affetto e riconoscenza, per quello che è stata la sua vita, per il suo instancabile impegno, per quello che ha dato a tutti noi. Da oggi ci sentiamo ancora più impegnati a portare avanti i suoi ideali e i suoi insegnamenti.

Alla campagna Cicci Salinari, la compagna di vita e di militanza di Paolo, e a loro figli vadano le commosse condoglianze e un forte abbraccio da parte di tutti noi.

Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del Pci

Articolo pubblicato originariamente qui.

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L’ultimo saluto a Paolo Ciofi sarà mercoledì 5 aprile alle ore 12 presso il tempietto egizio del cimitero del Verano a Roma.