Rispetto a epoche passate, quella attuale presenta – potenzialmente – le «condizioni oggettive necessarie per liberare gli esseri umani dalla schiavitù del lavoro capitalistico e promuovere lo sviluppo onnilaterale della persona». Giunti a questo stadio di sviluppo delle forze produttive e in virtù delle straordinarie acquisizioni tecnologiche, sarebbe cioè possibile redistribuire il tempo di lavoro e di vita garantendo a tutti inediti spazi di libertà, individuale e collettiva. ATTORNO a questa constatazione inconfutabile e «tragica» – per le difficoltà soggettive in cui si dibatte la sinistra odierna – si può dire ruoti il saggio di Paolo Ciofi, La rivoluzione del...