Venezuela, a picco il dollaro parallelo
Caracas L'Alta Corte istituisce il matrimonio gay e l'adozione
Caracas L'Alta Corte istituisce il matrimonio gay e l'adozione
Metro e treni che da fuori portano a Caracas, saranno gratis almeno fino al 20 dicembre. Una misura presa dal governo per garantire ai cittadini di recarsi negli uffici del Banco Central de Venezuela (Bcv) a cambiare le banconote da 100 bolivar, ritirate dalla circolazione. Anche i commercianti e i gestori di trasporti privati dovranno mettersi in regola non più entro 10 giorni, ma entro 5. Tra breve entreranno in circolazione banconote di valore più alto.
Il presidente Maduro ha chiesto scusa ai cittadini per il disagio. Di solito, in situazioni analoghe, era previsto un lasso di tempo di 90 giorni. Questa volta, però, si è disposto di fare tutto in tempi record: per impedire “alle mafie del contrabbando” di inondare il mercato con denaro inorganico, frutto del traffico di dollari al nero e di alimenti sussidiati. Secondo cifre ufficiali pubblicati dal Bcv, nel mese di novembre circolavano, o avrebbero dovuto circolare, 790.000 milioni di bolivar di vario taglio, di cui circa 611.000 milioni in banconote da 100. Un calcolo determinato tenendo conto del totale di biglietti emessi dal Banco dalla riconversione monetaria del 2008.
Da qui, quello del denaro sottratto dal mercato nero, 300.000 milioni di bolivar, il 50% dei biglietti da 100 emessi, e il 38% dell’effettivo circolante nell’economia: sottratto attraverso gli uffici di cambio illegali, che agiscono nelle cittadine colombiane di frontiera, attraverso l’accaparramento e la speculazione delle grandi imprese private e dei commercianti, e attraverso le tante complicità che albergano nello stesso Bcv, la corruzione di funzionari e militari alle frontiere, e anche quella di molti privati, che ricavano un guadagno comprando dollari agli stranieri.
A dirigere il traffico da Miami, il sito Dolartoday, che dopo la decisione di Maduro di chiudere le frontiere con la Colombia e col Brasile fino al termine della riconversione monetaria, sta vertiginosamente perdendo quota. In alcuni punti del paese vi sono state proteste. Diversi uffici di cambio illegale nella cittadina colombiana di Cucuta hanno chiuso. Chi deposita forti somme in banconote da 100 bolivar nelle sedi del Bcv deve giustificarne la provenienza.
L’opposizione – la Mesa de la Unidad Democratica (Mud) – ha emesso un duro comunicato contro la decisione, ritenendola un attacco all’iniziativa privata e al “diritto al commercio”. La Mud, intanto, si dibatte nei suoi problemi interni per il potere. Il Parlamento ha votato l’impeachment a Maduro, incurante dal fatto che la Costituzione bolivariana non lo prevede in quella forma, e infatti il Tribunal Supremo de Justicia (Tsj) ha cassato la decisione.
Intanto, non si è spento l’eco dell’incidente diplomatico tra Argentina e Venezuela per l’aggressione alla ministra degli Esteri Delcy Rodriguez da parte della polizia argentina, che voleva impedirle di partecipare alla riunione del Mercosur. Argentina, Paraguay e Brasile (3 paesi governati dalle destre) vogliono cacciare il Venezuela che non intende firmare il Trattato di libero commercio con l’Europa. Ieri si è svolta una grande manifestazione di sostegno a Maduro.
E l’Alta Corte ha di fatto approvato il matrimonio per le coppie gay e la possibilità di adottare figli, dando ragione a una coppia di donne con bambino.
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