Nel marzo scorso Nusrat Jahan Rafi, studentessa di una madrasa a Feni in Bangladesh, denuncia il suo preside alla polizia: un esponente religioso che la toccava in continuazione. Il 6 aprile viene attirata sul tetto della scuola e circondata da figure coperte con un velo integrale che le chiedono di ritrattare e che, al suo rifiuto, le danno fuoco. Nusrat riesce a scappare e con il corpo quasi completamento bruciato arriva in ospedale dove morirà cinque giorni dopo. Fa in tempo però a far registrare tutta la vicenda al telefono del fratello. Ieri il Tribunale per la prevenzione della repressione...