Si è svuotato il Cpr (Centro per il rimpatrio) di Torino, chiuso per la prima volta, seppur temporaneamente, in quasi 25 anni di storia. Nell’ultimo mese una serie di rivolte scoppiate all’interno della struttura ne avevano progressivamente reso inagibili gli spazi e avevano costretto al trasferimento delle persone trattenute. Gli ultimi sei migranti rimasti, da giorni in sciopero della fame, sono stati portati via il 2 marzo e smistati, come gli altri, tra i Cpr di Trapani, Potenza e Macomer. Adesso restano solo le forze di polizia, stanziate a presidio del centro perché ritenuto un obiettivo nel mirino della «galassia...