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Secondo round, nuovi imbarchi sulla nave Libra

La nave Libra in arrivo al porto di Shengjin in Albania foto LaPresseLa nave Libra in arrivo al porto di Shengjin in Albania – LaPresse

Check out «Riprende il trasporto verso l'Albania», sintetizza il ministro Piantedosi

Pubblicato circa 2 ore faEdizione del 5 novembre 2024

«Riprende il trasporto verso l’Albania». Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato così nel primo pomeriggio di ieri il secondo round della nave Libra. Come era previsto è tornata in azione a sud di Lampedusa dove ha imbarcato il primo gruppo di migranti. Sono loro il «trasporto» che ricomincia, nonostante tutte le incognite legali.

Basti pensare che il titolare del Viminale ha espresso fiducia nel dl «paesi sicuri» come strumento per rendere possibile la detenzione oltre Adriatico solo qualche minuto prima che arrivasse la notizia della sua prima disapplicazione, da parte del tribunale di Catania per gli analoghi trattenimenti dei richiedenti asilo a Modica-Pozzallo.

Il governo vuole comunque tirare dritto, o almeno provarci. Dunque la Libra. Mentre scriviamo a bordo ci sarebbero meno di dieci persone ma i numeri non hanno conferme ufficiali, mancano informazioni sulle nazionalità e comunque le operazioni sono ancora in corso. L’inizio della navigazione verso il porto di Schengjin dipenderà da una serie di valutazioni, anche tecnico-operative. Da un lato c’è fretta di muoversi, per evitare che il trasferimento forzato possa essere considerato trattenimento illegittimo o che a bordo si accendano gli animi, dall’altro il governo vorrebbe giocare la seconda mano della partita albanese con dei numeri più alti da far arrivare sulle scrivanie dei giudici di Roma. Toccherà sempre a loro convalidare o meno i trattenimenti.

Dopo giorni di maltempo, del resto, con mare calmo e poco vento gli sbarchi non mancano. Ieri sull’isola di Lampedusa fino a sera se ne erano contati nove, per un totale di 382 persone. Tra loro anche 60 salvate in extremis dalla guardia costiera italiana dopo essere finite in acqua a causa del ribaltamento del barcone su cui viaggiavano. Di nazionalità gambiana, ivoriana, malese e senegalese erano partiti da Sfax, in Tunisia. Un altro soccorso è avvenuto a est di Soverato (Catanzaro), nella rotta che collega la Turchia e le coste calabresi, già teatro di recenti naufragi. 120 le persone in pericolo, secondo la ricostruzione del giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura. La Life Support di Emergency, invece, ha sbarcato a Livorno i 72 naufraghi soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo centrale.

Tutti i riflettori, comunque, sono puntati sulla nave Libra. Poi toccherà ai centri di detenzione in Albania e infine alla sezione specializzata del tribunale della capitale. Solo dopo queste tre tappe si capirà come è andato il nuovo tentativo del governo di mettere in moto il progetto legato al protocollo Roma-Tirana. Gli indizi, comunque, spingono a pensare che non ci saranno grosse novità rispetto al flop andato in scenda a metà ottobre.

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