Traffico ferroviario dei Tgv disorganizzato su tre linee verso ovest, nord e est, a poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, a causa di atti di sabotaggio, degli incendi dolosi, avvenuti nella notte, tra l’una e le 5,30 del mattino. Un quarto attacco è stato sventato dai ferrovieri sulla linea sud-est, due individui sono fuggiti su un camioncino prima di aver potuto appiccare il fuoco a uno snodo di cavi di fibre ottiche. Per alcune ore è rimasto chiuso l’aeroporto di Basilea-Mulhouse.

La Sncf, la compagnia ferroviaria, ha denunciato un «attacco massiccio» alla rete Tgv, «incendi volontari per danneggiare le installazioni». Il presidente della Sncf, Jean-Pierre Farandou, ha spiegato che gli attacchi agli snodi riguardano «cavi di fibre ottiche che trasmettono informazioni relative alla sicurezza ai macchinisti o che comandano i motori di smistamento».

UN TERZO DEI TRENI e 800mila passeggeri hanno subito conseguenze, con annullamenti e ritardi, che continueranno per tutto il fine settimana anche se le ferrovie hanno fatto il possibile per riparare i danni. Non ci sono state conseguenze per gli spostamenti degli atleti, assicura il ministro degli interni Gérald Darmanin (due treni con atleti a bordo sono stati implicati), ma il primo ministro britannico Keir Starmer, che aveva previsto di venire a Parigi in treno, è stato obbligato di cambiare per un volo aereo: il 25% degli Eurostar sono stati annullati. A fine mattinata, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, che condanna un atto «inaccettabile», è sicura che non ci sarà «impatto sulla cerimonia di apertura», a cui era prevista la presenza di 320mila persone sulle rive della Senna. Anche Darmanin assicura che non ci saranno «conseguenze dirette sull’organizzazione dei giochi olimpici». I sindacati della Sncf hanno condannato il sabotaggio, «un attacco contro il servizio pubblico».

La redazione consiglia:
Emissione olimpica

LA FRANCIA si è preparata ai Giochi con la preoccupazione degli attentati: non solo islamisti, che negli ultimi anni hanno fatto 372 morti nel paese (Tolosa nel 2012, Charlie Hebdo e Bataclan nel 2015, Nizza nel 2016, due professori assassinati nel 2020 e nel 2023) ma anche da parte della Russia, che ha perpetrato numerosi attacchi cyber. La “pausa olimpica” invocata dal presidente Macron è caduta nel vuoto, a livello internazionale, con due grosse guerre “calde” alle porte della Ue.

Ma anche a livello nazionale, dove il Nuovo Fronte Popolare, vincitore delle legislative, si spazientisce per il tempo che il presidente si è preso nel nominare la candidata a prima ministra Lucie Castets, indicata dai 4 partiti del blocco. Ieri i cieli sopra Parigi sono rimasti chiusi per 7 ore. Per la giornata di apertura c’erano 35mila poliziotti e 18mila militari, coadiuvati da 1800 agenti venuti da 43 paesi. Parigi è una città blindata che attende 15 milioni di visitatori olimpici. Ieri i ponti in centro, lungo i 6 chilometri del défilé delle barche sul fiume, sono stati chiusi anche ai pedoni.

È STATA APERTA un’inchiesta sui sabotaggi. «Un’azione preparata» per il primo ministro dimissionario Gabriel Attal, «il bersaglio sono stati dei punti nevralgici, cosa che mostra una buona conoscenza della rete». Ma Attal invita alla «prudenza» per designare i colpevoli. Il ministro dei trasporti Patrice Vergriete afferma che «per la concomitanza dei fatti, tutti gli elementi mostrano che sono atti volontari». Per Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France, è una «volontà di destabilizzazione, un attacco coordinato».

Già nel maggio scorso, quando la fiamma olimpica è arrivata a Marsiglia, c’è stato un tentativo di sabotaggio, sventato vicino a Aix-en-Provence sulla linea a alta velocità Marsiglia-Parigi. Ieri sono stati arrestati nell’est europeo tre bulgari implicati per l’azione delle mani rosse dipinte la scorsa primavera sul muro con i nomi dei “giusti” di fronte al Memoriale della Shoah.

C’È UNA NOVANTINA di capi di stato e di governo a Parigi, per l’avvio dei Giochi. Macron ha moltiplicato gli incontri, anche se la forza diplomatica del presidente francese è indebolita dalla crisi politica interna. Alla conclusione del dialogo con il presidente israeliano Isaac Herzog, Macron ha di nuovo perorato un «cessate il fuoco immediato e duraturo» a Gaza, per «permettere il rilascio degli ostaggi di Hamas», tra cui due francesi, e l’entrata di «aiuti medici e umanitari» a Gaza.