Sotto le stelle di Locarno, la famiglia del cinema
Cinema Stasera la proiezione inaugurale in Piazza Grande, poi le selezioni e la retrospettiva dedicata al Messico. Dopo 23 anni il presidente Marco Solari passa il testimone a Maya Hoffman, l'effetto degli scioperi negli Usa
Cinema Stasera la proiezione inaugurale in Piazza Grande, poi le selezioni e la retrospettiva dedicata al Messico. Dopo 23 anni il presidente Marco Solari passa il testimone a Maya Hoffman, l'effetto degli scioperi negli Usa
Come è ormai tradizione, l’altra sera in piazza Grande inaugurazione con il prefestival attraverso la proposta (gratuita) di un film d’animazione: Linda veut du poulet! di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach. Piazza stracolma e felice nonostante un clima che ricorda temperature e umidità di paesi lontani. Ieri sera invece nessuna proiezione, in Svizzera si è celebrata la festa nazionale, che si fa risalire al primo agosto 1291 quando i primi tre cantoni diedero il via a quella che sarebbe poi diventata la Confederazione Elvetica.
OGGI si comincia davvero con la proiezione inaugurale della terza edizione diretta da Giona A. Nazzaro in piazza Grande, il luogo simbolo del festival che ha fatto conoscere Locarno a livello mondiale grazie a un’intuizione felice dell’architetto Vacchini tra le perplessità di molti e l’appoggio del mitico presidente Rezzonico che guidava il festival come fosse una famiglia. Famiglia divenuta troppo grande per essere gestita solo da un padre, quindi un nuovo presidente, dopo la sfortunata parentesi di Buffi (scomparso per un infarto pochi giorni prima del suo battesimo festivaliero) ecco Marco Solari. Ticinese ma dal prestigio e dalla cultura internazionali, abile tessitore di rapporti con le aziende e grande figura per il festival che sotto la sua presidenza ha cambiato sei direttori artistici, tutti assolutamente autonomi nelle loro scelte, perché «il pres» non ha mai interferito con il versante artistico. Ora, dopo 23 anni, Solari passa il testimone a Maya Hoffman (anche se per la verità tale designazione dovrà essere ratificata dall’assemblea dei soci del Festival il 20 settembre), plurimiliardaria, mecenate, figura di spicco nell’ambito delle arti visive che potrebbe dare nuovo impulso alla rassegna ticinese. Ma questa sera si inaugura con il corto francese Dammi di Yann Mounir Demange seguito da L’etoile filante di Fiona Gordon e Dominique Abel coproduzione franco belga, un noir presentato in anteprima mondiale.
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