• In questa pagina rispondiamo ai lettori che hanno compilato il questionario sul nuovo sito
  • Abbiamo diviso le vostre domande o richieste per macro-temi
  • In futuro, una pagina come questa potrà essere commentata e discussa pubblicamente nel forum con i lettori

In questi giorni avete risposto a migliaia al questionario che vi abbiamo proposto per migliorare il nuovo sito. Grazie mille a tutt*!

(chi non l’ha ancora fatto può partecipare qui)

Per essere ascoltati bisogna ascoltare, scriviamo nella parte Comunità di MdM, e allora iniziamo. Alcune notizie di base.

  1. Leggiamo tutto quello che ci scrivete. Voi siete tanti e noi pochi, quindi non temete anche se non ricevete una risposta immediata. Leggiamo tutto e ragioniamo su tutto.
  2. Ci aiutereste moltissimo se foste un po’ più ordinati nelle comunicazioni. L’email di assistenza agli abbonati è SOLO maniabbonati@ilmanifesto.it scrivere a qualunque altro indirizzo  ha il solo effetto di fare confusione e rallentare i nostri sforzi per aiutarvi.
  3. Sappiamo che ogni inizio porta con sé qualche problema. Progettare e testare è una cosa, la prova sul campo un’altra. Ma niente paura, nulla è irrisolvibile e stiamo lavorando a fondo seriamente su tutto.

Finito il preambolo veniamo a noi. Cioè a voi.

Nel questionario ci sono alcune domande aperte. Che più di mille di voi per fortuna hanno compilato. Naturalmente il questionario è anonimo quindi non possiamo (né è utile) rispondervi uno a uno. Copiamo qui le proposte o critiche più interessanti e proviamo a dare una prima risposta aperta.

Comunque, è molto interessante conoscere le vostre richieste (di più: è indispensabile) e vedrete che alcune sono anche già state soddisfatte.

A chi ci ha fatto i complimenti per il lavoro fatto, diciamo doppio e triplo grazie. Complimenti molto graditi, anche se qui non li abbiamo riportati, li abbiamo letti tutti e condivisi tra noi anche più delle critiche :-)

Qui sotto trovate in grassetto le vostre domande, in tondo le nostre risposte.

Alcune le abbiamo raggruppate perché sono molto simili tra loro o per comodità.

Matteo Bartocci

Domande e risposte ai lettori

La grafica e i font

  • Non riesco ad orientarmi, prima ci riuscivo, adesso non so dove cominciare, devo chiedere aiuto a qualcuno non sempre disponibile, per me la novità è un problema.

E’ un problema comune, niente paura. Il punto di partenza, in questi casi, è l’homepage del sito. Che ha alcune “ciambelle di salvataggio” per chi ha paura di affogare. La prima è il primo pulsante a sinistra sotto la testata: Edizione di oggi. Qui si trovano tutti gli articoli dell’ultimo numero del manifesto. L’altra è il pulsante Ultime edizioni in alto nella barra grigia sopra la testata. Poi, nelle poche voci del menù sotto la testata cercheremo di segnalare gli argomenti principali della giornata o quelli su cui stiamo puntando noi. Infine, in casi estremi, il pulsante Esplora in alto a sinistra offre una specie di super indice dei contenuti (e c’è la lente della ricerca).

  • È un buon lavoro. A voler proprio essere pignolo il carattere un po’ più grande agevolerebbe la lettura. Giusto un punto di più.
  • Rendere facile e varia la possibilità di adattare il formato dei caratteri e il colore di sfondo degli articoli. (Parlo da persona molto anziana).
  • Darei la possibilità di variare la dimensione dei caratteri del testo degli articoli per facilitare la lettura.

La dimensione dei caratteri dipende da tanti fattori, inclusa la dimensione dello schermo su cui si guarda. Sul sito, ciascuno può anche zoomare e ingrandire a piacere. Ogni browser (chrome, safari, firefox, etc.) offre questa possibilità. Gli utenti che hanno difficoltà per i caratteri piccoli possono intanto provare a ingrandire la finestra sui propri dispositivi.

  • Gestirei meglio la barra superiore (la scritta manifesto per capirsi) che spesso si sovrappone all’articolo.

Studieremo meglio il problema anche se non abbiamo osservato questo comportamento.

  • Troppi font, dovete rendere la grafica più omogenea, e badare di più alla correzione di bozze. Non si capisce su cosa un lettore possa interagire, se effettivamente non puo’ (a parte sfogliare le foto), eviterei di dare enfasi a questo aspetto.

I font del sito veramente sono solo due: Inter per i titoli e Georgia per il resto. Stiamo ragionando su se e come cambiare la tipografia del sito ma è un progetto di medio periodo. Sulla correzione di bozze avete ragione, ma è una richiesta che si ripresenta a ogni questionario o incontro da oltre 50 anni! Siamo fatti un po’ così, forse.

  • Niente, amavo estremamente il “vecchio” sito, le sue linee verticali, le cornici che circondavano le foto. La scritta “il manifesto” che si innalzava ed era enorme rispetto ai pulsanti “accedi” e “abbonati”.

La testata enorme un po’ manca anche a noi. Lo ammettiamo. Ma anche così, più sobria, non è male. Ci si abitua.

  • Eliminare il blu.

Questo desiderio cromatico, confessiamo, non l’abbiamo capito.

L’uso dei dati

  • Considerata la posizione del Manifesto, è contraddittorio basarsi su servizi Google e Apple.

La contraddizione in verità è in seno al popolo… Sono i lettori che vogliono le app per i propri dispositivi. Noi ne faremmo volentieri a meno. Costano e non rendono molto. Sono in verità un’appendice editoriale utile solo quando si è di fretta. Non sono il cuore editoriale del nostro progetto. Il sito si può leggere benissimo su Internet, che è una tecnologia aperta e meravigliosa, non ostaggio di due aziende (almeno per ora, quasi).

Qui raccontiamo un po’ meglio le scelte che abbiamo fatto sull’uso dei dati, la pubblicità e tutto il resto.

Le nuove app

  • Il sito è molto bello. La nuova app no. Ha perso la leggibilità della versione precedente. Sembra uno sfogliatore di Pdf.

Sì, è così. Perché tutto insieme non riusciamo a fare. Le app sono un progetto ancora in fase di evoluzione. E’ naturale che appena possibile ci troverete tutti i contenuti del sito e tutti gli articoli. Dateci un po’ di tempo però. Più in generale, alcune informazioni su ciò che pensiamo delle app le trovate qui.

  • Una sola cosa cambierei: tornerei al precedente modo di sfogliare il giornale; ora a pagina singola è meno stimolante, io me lo leggevo di gusto a pagina doppia.

Dissentiamo. E’ vero che la pagina doppia dà un gusto unico nel colpo d’occhio. Ma leggere poi l’articolo era un continuo zoomare dentro e fuori. La pagina singola su un tablet in verticale si legge quasi (quasi) senza ingrandire l’articolo. Insomma, la pagina singola magari è un po’ più brutta ma è più comoda.

  • Estendere la lettura a dispositivi non modernissimi come il mio iPad versione iOS 9.3.6.

Purtroppo la compatibilità delle nuove app con le versioni più vecchie dei sistemi operativi è davvero molto ardua da realizzare. Forse non è nemmeno utile incoraggiare gli utenti a mantenere sistemi obsoleti. iOS 9 è stato rilasciato da Apple nel 2015, è davvero tanto tempo fa in termini di tecnologia e di sicurezza. La nostra app iOS è compatibile dalla versione iOS 12 in su (mentre scriviamo iOS è oltre 15.4). Ci dispiace ma non possiamo farlo.

Nuove funzioni

  • È troppo presto per capirlo, ma podcast e mappe dinamiche informative ancora non li ho incontrati…
  • In altri siti di giornali è possibile ascoltare la versione audio, che personalmente apprezzo perché mi permette di “leggere” il giornale quando sono in auto.

E’ una tecnologia utile ma piuttosto costosa. Per ora non abbiamo trovato la soluzione giusta. Ma è sicuramente una strada da esplorare. Intanto si può dare uno sguardo (anzi un orecchio) ai nostri podcast.

  • Aggiungerei la dark mode. Consiglio da lettore: migliorerei la presenza sui social, specialmente Instagram.

Dark mode in cottura (non è semplicissimo perché i componenti sono tanti). Su Instagram il discorso sarebbe troppo lungo. Ragioniamo sempre a fondo sul senso e sui modi della nostra presenza sulle altre piattaforme. La discussione è ancora in corso e appena avremo preso decisioni le racconteremo qui.

  • Amplierei il sito aggiungendo una sezione video (che siano prodotti dalla redazione, es. interviste, o pubblicati da inviati e reporter oppure che siano link esterni non fa differenza)

Abbiamo due canali video: uno su YouTube e uno su Vimeo. Sul sito, anche se a noi costa un po’, preferiamo usare Vimeo perché tutela un po’ meglio i vostri dati (Google, si sa, li incrocia con qualsiasi altro servizio). Dategli uno sguardo.

  • Manca l’occhio per controllare la password digitata.

Messaggio ricevuto e girato subito agli sviluppatori. L’occhio ora c’è.

  • La possibilità di condividere direttamente il testo dell’articolo (non il link) per una più rapida diffusione.

Così sarebbe troppo. Almeno condividete il link e fate conoscere il sito a chi non lo conosce già! Ci si registra una volta nella vita e si legge gratis per sempre almeno un po’ (attualmente 3 articoli a settimana + tutti gli editoriali + tutti gli articoli segnalati come “free”). Se si convidono gli articoli sui social, inoltre, i vostri amici possono leggere quell’articolo gratis e senza registrarsi (il primo click dai social è sempre “free”).

Stiamo infine pensando di dare agli abbonati un tot di articoli da “regalare” via email ai propri conoscenti. E’ un’iniziativa concreta a cui stiamo lavorando già da un po’.

  • Più strumenti di condivisione articoli.
  • Ripristinare la possibilità di scaricare singoli articoli in pdf.
  • Fino a ieri potevo condividere su Facebook alcuni degli articoli che ritenevo interessanti. Oggi non ci riesco…

In ogni articolo c’è una piccola pulsantiera laterale con cui si può:

  1. condividere l’articolo su Facebook, twitter, Linkedin, email e Whatsapp (da telefonino)
  2. copiare il link dell’articolo (per incollarlo dove si vuole facilmente)
  3. scaricare l’articolo in formato pdf, epub e mobi
  4. stamparlo
  5. salvarlo nel proprio profilo (per letture future o antologia personale, nel profilo poi si possono anche rimuovere gli articoli che non si vogliono più conservare)
  • Inserire tempo di lettura a inizio articolo.

Ci pensiamo. In passato c’era. Valutiamo se e come introdurla di nuovo.

  • Non capisco come fare il logout dal sito come facevo prima :)

Basta cliccare sull’omino in alto a destra e poi fare Disconnetti.

L’indice (fondamentale)

  • Un indice che, attraverso un click, possa consentire di andare velocemente all’articolo. 
  • Forse mantenere un indice degli articoli nell’edizione odierna è utile. Ovviamente ho navigato poco tempo, ma trovo un indice compatto di aiuto, magari a tendina.
  • UN INDICE O COMUNQUE UNA SELEZIONE VELOCE INIZIALE?
  • Aggiungerei un indice analitico dei contenuti.
  • Rendere più facile scorrere l’insieme delle notizie per una prima visione del quotidiano e poter scegliere gli articoli di primo interesse.
  • Accessibilità al giornale del giorno.
  • Metterei in prima pagine un indice di ciò che c’è.
  • Nel menù principale c’è solo l’opzione dell’edizione odierna, si potrebbe ampliare anche per arretrati e formato pdf?

L’indice c’è già. Anzi, ce ne sono due.

Il primo, permanente, è in alto in alto nella riga grigia che sta sopra la testata in ogni pagina del sito. Lì, in Ultime edizioni, trovate tutto tutto. Si può filtrare per data e anche per pubblicazione. E’ un vero miglioramento rispetto a prima.

Il secondo è nel menù sotto la testata, la prima voce a sinistra: Edizione di oggi. Lì c’è uno sguardo rapido all’ultima edizione. Per ora pensiamo sia sufficiente.

L’archivio e la ricerca

  • Ci sono molte novità interessanti e “amichevoli”, ma io amo – anche perché uso un pc con grande schermo – pagine affollate dove si riesce a vedere tante cose con uno sguardo solo e non so se il giornale con la nuova grafica sarà migliore o peggiore. Bisognerà vedere. Io faccio molto lavoro di ricerca d’archivio (attuale funzione “archivio” più scandaglio e scarico di numeri e pezzi vecchi) e il mio timore è sempre che non si riesca più a recuperare facilmente cose del passato, anche recentissimo. Una cosa che a me sarebbe veramente utile – faccio lo storico, oltre che il militante – è un archivio storico VERO, e completo un po’ come quello de “La Stampa”, del “Corriere della Sera” e de “l’Unità” (archivio storico clandestino ma gratuito e straordinariamente utile…).

Allora. Intanto il nostro archivio non è clandestino e, considerata la liquidazione del 2012, non è un risultato scontato. Al contrario, le annate dal 1971 al 2012 sono un bene culturale vincolato dal Mibact che mettiamo a disposizione di tutti gratis (basta registrarsi sul sito).

Qual è il problema? L’archivio storico è il risultato di una serie di tecnologie che si sono accumulate nel mezzo secolo precedente. Per cui presenta buchi, incompatibilità, evoluzioni editoriali, contraddizioni, ambiguità, etc. Aggiornarlo, renderlo omogeneo e fruibile da chiunque su qualunque dispositivo non è un’impresa semplice. Per i 50 anni del giornale abbiamo investito decine di migliaia di euro per scansionare in pdf alcune annate mancanti. Ma il lavoro da fare è ancora tantissimo: avete ragione. E’ un lavoro permanente che sta andando avanti.

Però abbiamo proposto ben 5 soluzioni (!) per chi cerca nel sito:

  1. la ricerca semplice, normale, tipo google per capirci. E’ la lente di ingrandimento che compare alla prima riga del menù Esplora in alto a sinistra (vedi figura a lato).
  2. Il menù Esplora, che è importantissimo e compare in ogni pagina del sito (le tre lineette nell’angolo in alto a sinistra).
  3. la ricerca “avanzata” che copre tutti gli articoli dal 2013 in poi. La trovate nel footer in basso in ogni pagina del sito. Questa ricerca è comodissima per i contenuti degli ultimi dieci anni, da quando siamo usiamo wordpress. Si può cercare per autore, per categoria (politica, internazionale, etc.) per data, per tag (libri, mostre, intervista, film).
  4. l’archivio storico. E’ la parte più preziosa ma è anche quella su cui dobbiamo lavorare ancora tanto (ma tanto è stato fatto vi assicuriamo). Qui si può cercare per titolo, per autore, per sezione e per data. A volte sfortunatamente i risultati non sono “agganciati” alla ricerca per cui non tutto si trova. In ogni caso, per ricerche mirate per motivi di studio o altro si può scrivere direttamente alla nostra archivista: archivio@ilmanifesto.it
  5. MeMa o Memoria Manifesta è la novità di quest’anno. E’ una intelligenza artificiale nata solo per leggere il manifesto. Chi vuole saperne di più può cliccare qui. MeMa associa contenuti di archivio a contenuti più recenti. E’ appena nata e migliorerà ma è la dimostrazione concreta che vogliamo valorizzare sempre di più passato e presente (e futuro).

I contenuti editoriali

  • Mi manca come capire quali sono le cose più lette dai lettori, il trending la dice lunga sulla agenda.
  • E’ troppo presto per dirlo, ma ho una speranza che non abbiate algoritmi che mettono in prima pagina gli articoli più letti, bensì i più significativi per voi

Sicuramente non usiamo algoritmi di sorta per prendere le nostre decisioni editoriali. D’altra parte, però, è vero che scoprire quali articoli vi interessano di più è un servizio interessante per noi ma anche per tutti i lettori. Abbiamo eliminato l’onnipresente Google Analytics da questo sito e ci avvaliamo di un sistema di metriche personalizzato che rispetta la vostra privacy (si chiama Matomo, potete scoprirlo qui). Stiamo studiando una soluzione che ci consenta di segnalare gli articoli più “interessanti” secondo voi in modo da intrecciare le vostre preferenze con le nostre.

  • Il sito è ottimamente navigabile, ma è tante cose insieme, per questo potrebbe apparire dispersivo, è più di un giornale ma meno di una vera e propria piattaforma politica, che forse non vuole essere. Per questo potrebbe avere una bi-partizione del tipo giornale (informazione) da un lato e tutto il resto dall’altro, come approfondimento dell’esperienza (partecipazione). In un modo o nell’altro è comunque fondamentale che ci sia. Il compito non è semplice.

E’ vero, il compito non è semplice e il sito è tante cose insieme. E’ una piattaforma, come abbiamo scritto qui. Una sorta di bi-partizione però è già visibile, ed è importante. Da una parte l’informazione e dall’altra il racconto di noi stessi, alziamo il velo su chi siamo e cosa facciamo. Perché non dobbiamo più dare nulla per scontato. Ci sono tanti lettori nuovi che della lunga storia del manifesto sanno poco o nulla. Il manifesto del manifesto (in breve, MdM) è questo: un percorso di scoperta e di rendiconto di ciò che siamo.

  • Più spazio alle pagine culturali.

Sarà fatto.

  • Le varie sezioni presentate in home page dovrebbero avere dei titoli per aiutare a contestualizzare gli articoli in un colpo d’occhio. Casi come “i dati di oggi” senza specificare che si sta parlando di covid è un caso abbastanza emblematico. Mi sembra che si stia dando per scontato troppo…

Allora, le varie sezioni hanno dei titoli (se capiamo bene): Politica, Internazionale, Cultura, Visioni, etc. Sui dati Covid avete ragione, stiamo già lavorando a un miglioramento del design. Con la speranza di non doverli pubblicare più e di usare il componente magari per altri tipi di numeri :-)

  • Mettere un colore di sfondo diverso per ogni argomento affrontato.
  • Evidenzierei maggiormente le categorie degli articoli, quindi i sottomenù anche con colori diversi magari.

Qui non siamo d’accordo. Troppi colori sarebbero una macedonia. Al contrario, i designer (più particolari qui) hanno ristretto la palette di colori a pochissimi (il nero, il rosso, due sfumatura, non 50, di grigio…). La sensazione è così che sia tutto più ordinato e riconoscibile. Per cui no: per ora non avrete più colori.

  • Il sito è okay. Voi siete ancora troppo comunisti e troppo poco ecologisti per tornare a leggervi… ma ci farò un pensiero perché siete liberi. Avete cominciato a pagare chi scrive per voi? Già questo sarebbe un progresso…

Sì. I nostri collaboratori hanno compensi magari modesti ma regolari. E’ il minimo che possiamo fare per il loro contributo così prezioso. Ma sappiate che ci sono molte firme, invece, che scrivono senza retribuzione. Giornalismo e militanza in molti casi (non tutti, i tempi cambiano) si intrecciano.

  • News in diretta

Lo faremo con parsimonia. Abbiamo fatto degli esperimenti nella prima settimana di guerra in Ucraina. Qualcosa sperimenteremo ancora. Ma è un tema delicato e un servizio che già fanno molti altri giornali e siti. Qui le nostre preoccupazioni sono soprattutto due:

  1. fornire un servizio utile, e “alla manifesto”, non l’amplificazione di contenuti già noti (noi non abbiamo la pubblicità quindi non abbiamo bisogno di rendervi dipendenti dalle nostre pagine con ogni espediente: ci leggete se e quando volete, non c’è fretta, siamo qui).
  2. non commettere errori dettati dall’urgenza della diretta. E’ meglio “bucare” una notizia piuttosto che pubblicare una “bufala”.
  • Oltre alla cronaca e alla politica, vedrei di buon occhio un settore cultura letteraria tipo Alias domenica.

Gli inserti fissi (che sono 4: Alias, Alias domenica, ExtraTerrestre e Le Monde diplomatique) avranno bisogno di una cura particolare nei prossimi mesi. Sono ben fatti, diversi tra di loro, specifici per argomento.

Per ora li abbiamo valorizzati in 4 modi:

  1. ciascuno ha una sua sezione (i link sono qui sopra nei loro nomi) che può essere l’embrione di una parte dedicata
  2. tra le edizioni si possono filtrare così si trovano più facilmente rispetto a prima
  3. c’è un modulo specifico in homepage che presenta l’inserto (e comparirà il giorno della loro uscita in edicola: giovedì Et, sabato Alias, domenica Alias D).
  4. Per il Diplò invece va fatto un discorso a parte. Avrà bisogno di un suo sito (ma come far vivere il sito di un mensile deciso da altri, a Parigi? con quali risorse?). Intanto a breve dedicheremo finalmente al Diplò la sua app per sfogliare i vari numeri, in modo che chi non lo trova in edicola possa leggerlo in tutto il suo splendore (inclusi gli abbonati al manifesto, che avranno incluso l’accesso anche alla app del Diplò)
  • Aggiungerei la segnalazione di iniziative umanitarie di associazioni, enti, ong, con indicazione dei siti di riferimento.

Ricevuto. Lo faremo. Faremo anche di più. Ma per ora parlarne è presto.

  • Una sezione improntata alla geografia politica ossia dare spazio alle tradizionali, ma pur sempre di facile lettura, mappe geografiche per parlare degli eventi storici internazionali in corso.

Vasto programma. Ma ottima idea.

  • Elencare le rubriche per trovare più velocemente ciò che è di interesse principale.

Ogni sezione, incluse le rubriche, ha una sua pagina dedicata. Per ulteriore comodità sono tutte raggruppate nel menù Esplora (le tre lineette in alto a sinistra). Lì c’è veramente di tutto di più.

  • Un dettaglio e fingiamo che il sito beta sia quello definitivo. La gerarchia delle notizie è uguale a quella del giornale. Credo, e spero, allora che si preveda un aggiornamento – anche minimo – dei pezzi. Che potrebbe essere segnalato con qualche accorgimento grafico.

Noi pensiamo che il flusso delle notizie non sia più print-first o digital-first ma story-first. Anglicismi a parte, vogliamo costruire un laboratorio di formati editoriali svincolato dall’edizione giornaliera. Questo sì. Ma attenzione alla “fabbrica delle notizie”, che le svaluta e le rende alla fine tutte uguali. Noi vogliamo un sito dove approfondire, leggere, crescere, incontrarsi e formarsi. Non un rapporto mordi-e-fuggi ma una relazione che duri nel tempo. Perciò lo faremo, sì. Ma con attenzione. Cercando di non fare passi più lunghi della gamba.

Quanto agli accorgimenti grafici, in parte già ci sono. Abbiamo introdotto con il nuovo sito delle piccole icone che stanno accanto ai titoli degli articoli. Qui, sul titolo di questo articolo, trovate l’icona dell’omino che legge il giornale, la m del manifesto, l’asterisco della notizia in aggiornamento e il logo della community.

Sono 4 segnali che questo articolo è:

  1. gratis e si legge senza registrazione
  2. un’informazione del manifesto ai lettori (quindi parla di noi e non del mondo)
  3. è un contenuto in aggiornamento, non è concluso (altre domande e risposte magari arriveranno più avanti grazie al questionario)
  4. fa parte del dialogo tra di noi (questo, in futuro, significherà che questo articolo è oggetto di dibattito tra di voi e con noi)
  • Per alcuni articoli c’è solo il titolo e alle volte è un po’ criptico. Una frase o due che riassumono l’articolo aiuterebbe molto.
  • Nella presentazione di ogni articolo, oltre (o al posto) la spiegazione dello stesso, potrebbe esserci una brevissima sintesi.

In realtà una funzione “riassunto” con elenchi puntati è già prevista in ogni articolo. La introdurremo piano piano. In questo articolo per esempio potete osservarla in alto subito sotto la grande foto di apertura. I “riassunti per punti”, se compilati dai giornalisti, compiranno in quella posizione.

  • Introdurrei la biografia degli autori, aggiungerei contenuti multimediali (video di interviste, eventi…), aggiungerei inoltre un forum moderato da voi.

Vabbé non sappiamo chi sei ma qui c’è una spia in redazione…

  • Un sommario.

Troppo sintetica la richiesta :-) Il sommario del numero è la nostra prima pagina, che peraltro a volte riesce anche discretamente. O ti riferivi ad altro?

I commenti e la community

  • Rendere più facile l’interazione tra redazione e lettori.
  • Maggiori possibilità di interazione.
  • Ma i commenti dei lettori agli articoli dove sono?

E’ il progetto che abbiamo di fronte: la membership, il cuore della nostra comunità. Per ora non possiamo svelarvi molto ma sappiate che l’obiettivo non è solo renderla più facile ma soprattutto renderla più interessante e più utile. Ci sarà una nuova parte del sito dedicata solo a questo.

Qualcuno ha già notato che sul nuovo sito i commenti non sono più come prima. Per diversi motivi, che proviamo a raccontarvi in breve.

PROBLEMI

  1. i commenti erano gestiti da una piattaforma esterna (Disqus) e quindi condividevano i vostri dati. Noi non vogliamo più sottostare a questo mercato per cui stiamo ultimando un sistema di commenti nostro, in proprio, centrato su di voi e sulle nostre necessità (non quelle della pubblicità o di altre aziende sconosciute).
  2. commentare un articolo è una funzione delicata e per noi centrale. La modalità precedente non era soddisfacente: troppo simile agli incontri/scontri sui social. Non la vogliamo e non serve né a noi né a voi.

SOLUZIONI

  1. appena possibile, ci sarà una parte del sito dedicata ai commenti. Un forum aperto dove gli iscritti potranno incontrarsi e confrontarsi sia tra loro che con la redazione. Una piattaforma nostra e vostra e basta.
  2. non apriremo il dibattito su qualunque articolo. Sceglieremo il tema e apriremo la discussione, seguendola e – se possibile – facendo partecipare persone competenti che possano intervenire.

Come si vede, è un progetto ambizioso. Piano piano ce la faremo.

Le foto (posizioni discordanti)

  • Più foto.

Più di così? Non sono mai abbastanza! Ma anche attenzione alla dittatura dell’immagine. I nostri sensi sono bombardati, e a volte il cervello avrebbe bisogno di un po’ di respiro per comprendere meglio la realtà vera, non mediata da immagini. In ogni caso, obbediamo. Ci lavoriamo su.

  • Diminuirei le immagini, più opzioni immediate oltre all’attualità, più commenti/opinioni.
  • Mi disturbano le inutili fotografie che accompagnano (standovi sopra) gli articoli: già in generale le foto sono giornalisticamente poco parlanti; qui mi si infliggono foto/simboli (quadratini), fatiche (visive, pensative) inutili. Uguale: mi andava molto bene sfogliare il giornale come prima (sono dunque un passatista).
  • Per ora, di sicuro toglierei le fotografie a corredo degli articoli.
  • Per ora non cambierei nulla. Ho osservato criticamente, accantonando l’affetto per “Il Manifesto” e forse avrei ridotto leggermente le dimensioni delle immagini; poi sono tornato sui miei passi. I lettori più giovani hanno bisogno del feedback visivo… e poi piace anche a noi vecchietti. Il titolo: “Il Manifesto” mi piacerebbe rosso ma non datemi retta sono vecchio e ho ancora troppi ideali fra la testa, il cuore e la pancia. Complimenti per il lavoro.

Come si vede, le opinioni sull’uso delle immagini sono molto diverse anche tra i lettori. E’ davvero un tema su cui riflettere.

Le date degli articoli

  • Le date degli articoli. Non appare subito se l’articolo è di oggi o precedente.
  • La visualizzazione di articoli pertinenti per determinate trattazioni tematiche avevano una vista grafica di maggiore impatto. Le date degli articoli erano in passato meglio evidenziate.

Stiamo cercando di migliorare molto su questo aspetto. La nostra preoccupazione principale (ma non solo nostra, il Guardian ad esempio ha fatto un eccellente lavoro su questo tema) è evitare che quando si condividono articoli vecchi chi li legge possa pensare invece che siano recenti. A questo proposito, abbiamo introdotto un nuovo tipo di data in ogni articolo, in alto a destra. Una data non assoluta (ad esempio 29 marzo 2022) ma relativa alla data di pubblicazione. Vogliamo far capire al volo se un articolo che state leggendo è recente o vecchio. Nell’immagine qui sotto vedete la data in grigio nell’angolino in basso a destra (ma potete verificare in ogni articolo del sito): Pubblicato 6 giorni fa. E’ chiaro che se si arriva a un articolo da un motore di ricerca si trovano anche articoli vecchi di anni. Articoli sicuramente ancora validi, ma che vanno collocati nel contesto in cui furono scritti.

I pdf

  • Non si riesce a leggere Le monde diplomatique (pdf invalid error).

Ricevuto. Ci stiamo lavorando. Saranno disponibili tutti i pdf dal 2013 a oggi.

  • La sezione “Sfoglia il giornale”: sembra inserita in un riquadro obsoleto, non in sintonia con il resto del sito.

E’ verissimo. Anche un po’ imbarazzante se vogliamo. Questa è solo una bozza. Ci dobbiamo lavorare.

  • Il mio problema principale è sempre stato (e continua a essere) il seguente: vivo all’estero dal 2009 e sono quindi abbonato da quella data al manifesto digitale (in precedenza a quello cartaceo dal 1994 o giù di lì). Io vorrei avere accesso alla lettura del giornale, pdf, non dico dalla mezzanotte, ma almeno dalla mattina del giorno successivo. Capisco che per voi può sorgere il problema che l’abbonamento lo fa uno e il giornale lo leggono in cinquanta (lasciamo perdere chi dice che a sinistra siamo più onesti). Però per me è faticoso e stancante provare a trovare gli articoli “del momento”. E soprattutto infruttuoso. Come diceva Pintor, il giornale va a male in 24 ore. Insomma, la lettura del giornale dovrebbe avvicinarsi più possibile a quello che è il rituale di ciascuno di noi. Per me era la panchina di un giardino nella pausa pranzo di lavoro, quando ancora vivevo in Italia. Se il nuovo sito non risolve questo problema, mi serve a poco.

Il nuovo sito non risolve questo problema ma non serve a poco. Per la lettura dei pdf consigliamo fortemente l’uso delle app. Vanno benissimo, soprattutto su un tablet in verticale. Il pdf è un formato infernale nell’era dei dispositivi mobili. Ci lavoreremo, certo. Ma nell’immediato leggere il giornale su un tablet è il consiglio migliore che possiamo dare per chi cerca l’edizione “cartacea” e vive all’estero o in un paese dove (ahinoi!) non ci sono più edicole.

  • Ripristinare la possibilità di scaricare i pdf di alias e alias domenica.

Per ora tutti gli inserti sono in coda al manifesto del giorno di uscita. Quindi nel pdf del giovedì trovate il manifesto + ET, in quello del sabato il manifesto + Alias, la domenica il manifesto + Alias Domenica. Basta scaricare il pdf e andare fino in fondo. Idem sulle app. Più avanti vediamo.

Global (la nostra English edition)

  • Dall’edizione “globale” non si riesce a tornare all’edizione italiana.
  • Bella la versione inglese del sito! Credo però che debba essere immediatamente accessibile dalla home, con un tasto rapido (come il Guardian). E poi: di necessità sarà una versione più scarna, ma perché farne “un altro sito”, con header e disposizione diversi?

Global, la nostra versione in inglese (la trovate qui) è in effetti un sito separato. E’ prevista una sua evoluzione ma prima sistemiamo il manifesto in italiano. E’ comunque raggiungibile dalla homepage sia nel menù sotto la testata sia nel footer in basso in ogni pagina del sito.

Gli articoli

  • Aggiungere uno spazio accanto ad ogni articolo con il link a eventuali documenti e fonti da consultare sull’argomento.

E’ una funzione che vogliamo introdurre in fondo agli articoli. Più avanti. Compilarla però dipenderà dai giornalisti (che a volte vanno un po’ troppo di fretta nell’impaginazione per il sito…)

Buon proseguimento.