Qui e altrove, il cinema-mondo delle Giornate degli autori
Cinema Presentato il programma della sezione parallela, a Venezia dal 30 agosto al 9 settembre
Cinema Presentato il programma della sezione parallela, a Venezia dal 30 agosto al 9 settembre
«La parola chiave, il fil rouge che lega i film di questa selezione, è bivio, parola quanto mai appropriata per definire il lavoro delle autrici e degli autori presentati e per definire anche il nostro, da proiettare oltre i primi vent’anni». Così la direttrice artistica Gaia Furrer introduce la selezione della ventesima edizione delle Giornate degli autori in uno strapieno Palazzo Merulana – dopo la scelta dello streaming, sia per la Settimana della critica che per la Mostra del cinema (salvo i pochi invitati a Venezia) ritrovarsi dal vivo per parlare e immaginare di cinema è evidentemente ancora un piacere e una necessità.
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Giornate degli autori, il passato e il presente in un’unica scenaTornando al concorso, la «star» più attesa è sicuramente Isabelle Huppert, protagonista del film Sidonie au Japon. Terzo lavoro della regista francese Élise Girard, è realizzato in Giappone, dove una donna si reca per ritrovare la propria identità. Giapponese è invece Kyoshi Sugita, il suo Following The Sound affronta in tema dell’altruismo e dell’empatia, centrale anche nel film di vampiri Vampire humaniste cherche suicidaire consentant della canadese Ariane Louis-Seize, dove la giovane vampira protagonista è malata proprio di empatia. È un’opera prima, come molti altri dei film in concorso: Melk dell’olandese Stefanie Kolk, Foremost By Night del basco Víctor Iriarte, Backstage dei marocchini Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane. Completano la selezione la commedia queer The Summer With Carmen del greco Zacharias Mavroeidis, Quitter la nuit della belga Delphine Girard e Snow In Midsummer del malese Chong Keat Aun.
La 20a edizione è dedicata a Andrea Purgatori, presidente delle Giornate. Tre film italiani girati all’estero, molte le registe donne, attesa Isabelle HuppertScorrendo i titoli è evidente che le Giornate degli autori hanno scelto di mettere tra i valori guida la diversità, sia intesa come provenienza geografica dei film che come importante presenza di registe donne. E la «tensione politica» della sezione parallela emerge anche quando, durante la conferenza stampa, viene tributato un lungo applauso alla presidente del Centro sperimentale di cinematografia «sotto attacco» Marta Donzelli, una battaglia per cui tanto si sta spendendo l’associazione 100autori, che insieme a Anac cura la rassegna. La mattina del 5 settembre sarà poi dedicata ad Amleta, realtà che negli ultimi anni cerca di sensibilizzare e intervenire sulle violenze di genere nel mondo dello spettacolo.
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Centro sperimentale, la destra brucia le tappe e tenta il colpo di manoE alla poetessa è dedicato anche un altro film, uno degli otto che compone la sezione «off» delle Notti veneziane, completamente dedita a prospettive originali e promettenti di cinema italiano. Dedicato a Cavalli è Le mie poesie non cambieranno il mondo di Annalena Benini e Francesco Piccolo. Da non perdere poi L’invenzione della neve di Vittorio Moroni, dove una donna, Carmen, ama ancora intensamente l’uomo che l’ha lasciata, mentre Irene Dorigotti in Across ci poterà in un road movie spirituale, allontanandosi dalla religione, verso il sacro.
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