Cammelli, fuochi d’artificio, tradizione araba e tecnologia, la voce narrante di Morgan Freeman e una buona dose di faccia tosta. E’ iniziata così, con una cerimonia d’apertura volutamente eccessiva, la Coppa del Mondo in Qatar.

Sullo scranno più alto a un certo punto, tra sceicchi e il presidente della Fifa, Gianni Infantino, si è piazzato lo sceicco Al Thani – cugino del patron che ha investito oltre un miliardo di dollari nel Paris Saint Germain – che ha parlato di evento inclusivo e aperto a tutti.

Come già scritto più volte, sul Qatar è partita l’operazione damnatio memoriae. Quindi vale tutto, anche l’incredibile riferimento a quella capacità inclusiva del torneo che non è stata assolutamente un punto centrale nell’organizzazione qatariota.

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In tribuna, per esempio, non erano graditi gli omosessuali, costretti a tenersi alla larga dai Mondiali (sennò finiscono in carcere). Insomma, l’evento è partito con le marce alte, non si è badato a spese, intreccio di tradizione araba con la realtà aumentata.

La creatività è tutta italiana, con la griffe di Marco Balich, la mente delle cerimonie di Expo 2015, dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006.

Le attese sono state confermate.

La mascotte dei mondiali nella cerimonia di apertura, foto Ap

A partire dalle dimensioni dell’impianto che ha ospitato la cerimonia, a Doha, ovvero uno stadio a forma di tenda beduina. Si tratta, in ogni caso, di un passaggio storico per il calcio mondiale: è la prima Coppa del Mondo in Medio Oriente, la prima edizione che si va a collocare tra autunno e inverno, imponendo un inusuale stop ai campionati nazionali, che saranno fermi sino alla prima settimana di gennaio.

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Il grottesco intervento dello sceicco Al Thani con il richiamo a tolleranza e inclusività, è stato intervallato da esibizioni canore, dall’omaggio alle mascotte delle edizioni precedenti, compresa “Ciao”, quella di Italia ‘90.

Mentre il comitato organizzatore di Qatar 2022 mostrava i muscoli per allontanare la nube nera delle polemiche, sulla stampa internazionale  sono state pubblicate le immagini degli alloggi costosissimi riservati ai turisti in condizioni non certo ideali, per esempio con l’acqua corrente color marrone.

Il villaggio dei tifosi, nei container, a Doha – foto Ap

E non si è ancora diradata l’eco sulla bizzarra conferenza stampa di ieri del presidente della Fifa, Gianni Infantino, invece piuttosto misurato a Doha. Ora si parte, dovrebbe iniziare a parlare il campo.

E’ quello che sperano la Fifa, gli organizzatori e gli sponsor.

Gianni Infantino con la leadership del Qatar alla partita inaugurale dei mondiali, foto Ap

Il primo passaggio chiave sui potenziali gesti dimostrativi (e tardivi) dei calciatori è atteso per domani, con l’esordio dell’Inghilterra (contro l’Iran): il capitano degli inglesi, Harry Kane, dovrebbe sfilare con la fascia arcobaleno con la scritta One Love al braccio, per ricordare l’impegno assunto dei paesi europei contro la discriminazione di donne e comunità omosessuali in Qatar.

Farà lo stesso il portiere della Germania, Manuel Neuer, che si è detto pronto a pagare anche una multa salata. In attesa di capire se le multe arriveranno davvero.

Le squadre di Qatar ed Ecuador per la partita inaugurale del mondiali 2022, foto Ap