«La mobilitazione ha pagato!». Si apre così il comunicato in cui la Sfa-Cgt, il sindacato che rappresenta artisti e artiste in Francia, motiva il ritiro dello sciopero dei danzatori indetto per la cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici a Parigi.

La differenza di trattamento tra i diversi artisti coinvolti era al centro della mobilitazione, che aveva spinto circa 150 danzatori a disertare la prova generale e a manifestare nel centro della capitale. Secondo quanto riportato dal sindacato, le richieste sono state accolte a metà: è stato infatti pattuito un aumento dei diritti d’immagine per gli artisti precari, ridotti a poche decine di euro a fronte di indennità anche 24 volte maggiori per gli appartenenti ai corpi di ballo, che potevano contare su una legislazione più strutturata.

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Danzatori in protesta, apertura delle Olimpiadi con sciopero?NON C’È STATO nulla da fare invece per il rimborso delle spese di viaggio e pernottamento per i non parigini. Tuttavia la Sfa-Cgt festeggia i risultati ottenuti: «Ciò che questa impressionante lotta sta dando a noi artisti collettivamente è la consapevolezza che la nostra condizione di precarietà non implica che dobbiamo accettare tutto. Oggi celebriamo la vittoria della solidarietà e del coraggio, e il trionfo dell’intelligenza collettiva che ha costruito e guidato questo movimento dall’inizio alla fine».
È tutto pronto per la grande inaugurazione di stasera, dunque. Permane solamente una criticità, come riposta «Mediapart»: diversi passaggi della coreografia avverranno sui tetti della città dove però, in seguito all’incendio di Notre-Dame del 2019, si sarebbe depositato uno strato di piombo, potenzialmente nocivo per la salute. Sarebbero necessarie, dunque, una serie di precauzioni per non mettere in pericolo i danzatori, ma al momento il Comitato di organizzazione non avrebbe intrapreso alcuna iniziativa.