Ha del clamoroso la repentina liberazione giovedì scorso di pressoché tutti i prigionieri politici in Nicaragua, insieme alle sue sorprendenti modalità: 222 detenuti che senza nulla sapere sono stati concentrati all’alba dalle carceri di tutto il Nicaragua all’aeroporto di Managua per montare su un volo ad hoc che li ha trasferiti a Washington. Ponendo fine a un incubo che si prolungava ormai da almeno un paio d’anni in condizioni disumane d’isolamento. UNA DECISIONE presa unilateralmente, come confermato in un discorso a reti unificate dallo stesso presidente Daniel Ortega, accompagnato dalle massime cariche civili, politiche, giudiziarie e militari del regime, che...