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Musk contro Lula, in Brasile adesso X rischia il blackout

Musk contro Lula, in Brasile adesso X rischia il blackout

Brasile Non spegne le fake news, il magnate "bolsonero" contro il giudice De Moraes e il governo. Multe milionarie mai pagate: appesi a un filo 24 milioni di profili, congelati i conti di Starlink

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 31 agosto 2024

In Brasile si sta consumando uno scontro senza precedenti tra la Corte Suprema e il miliardario Elon Musk, padrone di X (ex Twitter), Tesla, Space X.

Tutto è partito dal mancato rispetto da parte di X delle ordinanze emesse da Alexandre de Moraes, giudice del Supremo Tribunale Federale (Stf), che imponevano di bloccare un centinaio di account accusati di diffondere disinformazioni e di incitare alla violenza contro le istituzioni democratiche brasiliane. X è il social che Musk ha acquistato a ottobre 2022 e che in Brasile conta circa 24 milioni di profili attivi, rappresentando il più grande mercato dopo gi Stati Uniti.

IN QUESTI ANNI nella società brasiliana la discussione è stata molto accesa su come le reti sociali possono essere usate per divulgare false informazioni e discorsi golpisti. L’inchiesta portata avanti dal giudice de Moraes contro le cosiddette “milizie digitali”, particolarmente attive durante il governo Bolsonaro e in occasione del tentativo di golpe del gennaio 2023, ha finito per coinvolgere Musk, accusato di ostacolare la giustizia brasiliana e di incitamento al crimine per non aver bloccato su X gli account incriminati. Sono stati riattivati anche i profili che erano stati bloccati durante la campagna per le presidenziali e di coloro che facevano apologia di golpe in occasione dell’assalto al Parlamento dopo la vittoria di Lula da Silva.

DAL CANTO SUO, Musk ha sistematicamente attaccato il giudice de Moraes, accusato di tradire la Costituzione e il popolo brasiliano ed ergendosi a paladino della libertà di informazione e contro ogni forma di censura. Dall’aprile 2024 si è assistito a un crescendo di misure da parte del Stf per fare rispettare le ordinanze. Una di queste misure stabiliva per X una multa pari a 20 mila dollari al giorno per ogni profilo che fosse rimasto aperto in contrasto con le decisioni della Corte Suprema.

La situazione precipita quando Musk fa decadere i rappresentanti legali di X in Brasile, con la sospensione delle attività della piattaforma. Il giudice de Moraes vede in questa iniziativa una ulteriore azione di contrasto e il 17 agosto ordina di nominare il rappresentante legale di X, come previsto per tutte le società di internet che operano in Brasile. Non arriva alcuna nomina da parte di Musk e il 29 agosto viene ribadito l’ordine di designare un rappresentante legale entro il giorno successivo (giovedi), minacciando di bloccare la piattaforma a livello nazionale.

IL RAPPRESENTANTE legale non è stato nominato e la giornata di venerdì è stata segnata da prese di posizione in tutti gli ambiti istituzionali e della società civile brasiliana. La Corte Suprema, come risposta, ha deciso di congelare i conti di Starlink, l’azienda satellitare di Musk, come garanzia per i pagamenti delle multe che X deve ancora effettuare. Lo scontro si allarga e le accuse di Musk nella giornata di ieri arrivano a coinvolgere il Stf e il Governo. Alessandro de Moraes viene definito un «dittatore tirannico mascherato da giudice» e il presidente Lula da Silva sarebbe il suo «cagnolino». Lula, tirato in ballo, ha dichiarato che Elon Musk «deve accettare le regole del Brasile e rispettare le decisioni del giudice de Moraes, perché chi investe in Brasile è subordinato alla Costituzione e alle leggi brasiliane». Musk ha confermato che ignorerà tutte le ordinanze della Corte Suprema e che le misure di de Moraes sono state prese perché X non si è piegata agli ordini illegali che censurano gli oppositori politici.

A QUESTO PUNTO si profila il blocco di X a livello nazionale. Il peso finanziario che le società dell’imprenditore sudafricano, residente negli Stati Uniti, hanno nel Brasile e i suoi rapporti con i settori politici e finanziari legati alla destra, spiegano il suo atteggiamento di scontro aperto. Gli accordi col governo Bolsonaro, che ha sempre sostenuto, hanno spianato la strada all’ingresso di Starlink in Brasile, dove fornisce circa il 50% dell’internet via satellite.

Cosa c’è in gioco nello scontro tra il Stf e Musk? Il Brasile è diventato un laboratorio nella ricerca di un equilibrio tra la lotta alle false informazioni e la tutela della libertà di espressione. Nel Congresso brasiliano c’è un progetto che stenta ad andare avanti e che si propone di regolamentare le piattaforme digitali, soprattutto a causa delle pressioni che vengono esercitate da chi gestisce i social.

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