Per fortuna è una bella giornata dice una donna all’altra scrutando il cielo azzurro terso, una frase «ordinaria» che all’improvviso suona strana tra quelle strade deserte piene di macerie, devastazione, dove le porte delle case si aprono lasciando cadere fuori i corpi senza vita dei loro abitanti mentre un cane che cammina insieme al padrone è come un’apparizione inattesa. È questo sentimento di spaesamento in cui i confini della vita quotidiana sono stati all’improvviso risucchiati dentro qualcos’altro – sostanzialmente tentare di sopravvivere – che permea le immagini di Mariupolis 2, il film purtroppo postumo di Mantas Kvedaravicius, il regista lituano...