Con le dimissioni del presidente della Real Federación Española de Fútbol (Rfef) non si è affatto chiusa la partita in merito ai gesti indesiderati di Rubiales nei confronti della calciatrice Jennifer Hermoso.

L’ex presidente ha negato in tribunale di aver commesso i reati di violenza sessuale e coercizione imputatigli dal pubblico ministero, ma il magistrato Luis Francisco de Jorge ha imposto a Rubiales un ordine restrittivo di 200 metri nei confronti della calciatrice, impedendogli inoltre di comunicare con lei con qualsiasi mezzo per tutta la durata delle indagini.

Intanto le compagne di squadra di Hermoso tengono il punto: le dimissioni non bastano, sono necessari profondi cambiamenti nella Rfef.

In un documento, firmato da 21 delle 23 campionesse del mondo, vengono poste condizioni specifiche, tra cui la ristrutturazione dell’organigramma del calcio femminile, subentro di un nuovo segretario generale, dimissioni del neoeletto presidente (Pedro Rocha). Finché le misure non saranno prese, le calciatrici non torneranno a indossare la maglia della nazionale.

Il rischio è di pesanti sanzioni se il tecnico Tomé dovesse decidere di convocarle per la Nations League (il 22 e 26 settembre): fino a 30.000€ di multa e una squalifica dai 2 ai 15 anni.