Non sono bastati i fermi di polizia illegali ad Amburgo, né istituire una squadra speciale di agenti sotto copertura per infiltrare l’«ambiente antagonista», come hanno fatto a Berlino. Almeno a giudicare dall’esito della «guerra agli eco-delinquenti» dichiarata dalle forze dell’ordine in Germania: gli Adesivi per il Clima (Klima-kleber) legati a Ultima Generazione non solo non si sono staccati dalla protesta ma ora annunciano pubblicamente la nuova mega-campagna di blocchi stradali.

«Il 24 aprile bloccheremo pacificamente le strade di Berlino con sbarramenti nei principali incroci. Metteremo in pratica le prime azioni già il 20 e 21, e poi continueremo anche nella settimana dal 1 al 5 maggio» fanno sapere i portavoce di Ultima Generazione dopo avere fissato al 23 aprile il «pre-raduno» davanti alla Porta di Brandeburgo.

TUTTO ALLA LUCE DEL SOLE; chiaro come le richieste, che spaziano dal limite di velocità a 100 chilometri orari in autostrada all’abbonamento unico per il trasporto pubblico a 9 euro al mese anziché 49. «Il collasso climatico è imminente e a pagare il prezzo dell’arricchimento dell’1% dell’umanità sarà il restante 99%, cioè noi. Non possiamo aspettare ancora e non siamo più disposti a inginocchiarci di fronte al profitto di lobby e partiti politici che svendono i propri valori per non perdere voti» è l’accusa dei Klima-kleber a Berlino.

AD AMBURGO, INVECE, emerge il fallimento della strategia di criminalizzazione del movimento che non rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico ora anche ufficialmente. Lo mette nero su bianco il Tribunale distrettuale della città anseatica nell’atto di annullamento della detenzione preventiva di due giovani di 19 e 27 anni arrestati per aver bloccato un ponte sull’Elba della settimana scorsa. In particolare il giudice ha imposto alla polizia di Amburgo il «rilascio immediato dei due attivisti di Ultima Generazione poiché la custodia cautelare non soddisfa i requisiti legali alla base della detenzione preventiva».

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Per quel che vale disvela anche la character assasination dell’informazione di stampo conservatore che si ostina a bollare i Klima-kleber come «terroristi climatici». Ma è pure all’attenzione del nuovo governo social-democristiano di Berlino che sta costruendo la sindaca Spd, Franziska Giffey, insieme al leader Cdu, Kai Wegner.

Se a fine mese i rispettivi iscritti ratificheranno il patto di coalizione law and order chiuso dai due partiti, Wegner verrà nominato borgomastro di Berlino il 26 aprile: proprio all’indomani del blocco di Ultima Generazione e dopo aver vinto le elezioni promettendo più fondi, mezzi e poteri alla polizia del Land. Teaser, prolungamento della detenzione preventiva e moltiplicazione dei presidi fissi di agenti nelle zone calde – tra cui spiccano le vie più nevralgiche di Berlino – è il nuovo orizzonte nella città ribelle.

«EPPURE, SIAMO PERSONE normali. Abbiamo solo trovato il coraggio di dare un nome al problema e indicare l’unica soluzione socialmente giusta alla crisi climatica. Protestando pubblicamente abbiamo motivato altri tedeschi a unirsi a noi e a differenza del passato ora abbiamo le strutture per coinvolgere rapidamente centinaia di persone.

Formazione e auto-organizzazione proattiva sono la ricetta per durare nel tempo» si legge nella nota di Ultima Generazione che preannuncia la nuova ondata di blocchi riassumendo l’evoluzione della lotta dopo un anno di mobilitazione: «Le azioni dell’anno scorso ci hanno fatto capire che il nostro piano funziona; tutto era iniziato con una manciata di persone, ma ora ispiriamo fasce sempre più ampie della popolazione. Non solo partecipano attivamente cittadini di ogni estrazione sociale ma ci appoggiano anche molti sindaci. Per questo abbiamo la forza di mettere i governi federali e locali di fronte alla scelta: arrestarci tutti o iniziare a proteggere l’ambiente subito e per davvero».