Léa Seydoux: «Era tempo arrivasse il MeToo, sui set ora c’è più rispetto»
Cannes 77 L'attrice francese ha preso la parole durante la conferenza stampa del film di Quentin Dupieux "Le deuxième acte"
Cannes 77 L'attrice francese ha preso la parole durante la conferenza stampa del film di Quentin Dupieux "Le deuxième acte"
«Quando sei una giovane attrice, naturalmente, risulti più vulnerabile. Ma in generale vedo che c’è stato un grande cambiamento, il rispetto sui set è maggiore. Anche per quanto riguarda le scene intime, non c’è più quella familiarità di un tempo». Così Léa Seydoux è intervenuta, nel corso della conferenza stampa di presentazione del film di Quentin Dupieux Le déuxieme acte, rispetto al «grande tema» di Cannes 77, le donne nel mondo del cinema e i troppi abusi subiti. Ha detto ancora l’attrice: «È meraviglioso che oggi le donne vogliano parlarne apertamente, era ora che tutto ciò accadesse. Quella del #MeToo è una questione molto seria. Tuttavia, penso che sia anche necessario poterne parlare con umorismo come accade in Le déuxieme acte».
A Dupieux è stato poi chiesto quale fosse il messaggio del film. «Non c’è alcun messaggio e non sono stato io a scegliere di metterlo in apertura del festival, ma trovo divertente che sia questo il caso con un film che prende in giro l’industria» ha dichiarato il regista francese, che ha poi parlato del suo metodo: «Ho fiducia nel mio subconscio e scrivo i film in maniera quasi automatica. Ne faccio così tanti perché per me è come uno sport, se lo fai spesso è più semplice e ottieni performance migliori». Ha chiosato poi Louis Garrel, anche lui nel cast: «Quello di Dupieux è un altro mondo, è come essere su Marte».
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