Il prossimo 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, papa Francesco pubblicherà la «seconda Laudato si’», l’enciclica eco-sociale datata giugno 2015. L’anticipazione l’aveva data lo stesso pontefice dieci giorni fa, quando aveva ricevuto in Vaticano una delegazione di avvocati europei. Ieri mattina, al termine dell’udienza generale del mercoledì, Bergoglio ha confermato la notizia, aggiungendo anche la data della pubblicazione – appunto il 4 ottobre – e la natura del testo: non una nuova enciclica o un inedito aggiornamento della Laudato si’, ma un’esortazione apostolica, quindi un importante documento del magistero, inferiore di un solo gradino rispetto a un’enciclica.

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«Il primo settembre si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, inaugurando il “Tempo del creato” che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi – ha detto ieri il papa –. In quella data ho intenzione di pubblicare un’esortazione, una seconda Laudato si’. Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del Creatore. È necessario schierarsi al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra Casa comune. Esorto tutti a lavorare e pregare affinché essa abbondi nuovamente di vita».

La «seconda Laudato si’» non si pone come un evento estemporaneo, ma è in un certo senso il culmine di un mese di iniziative per la difesa dell’ambiente, dalla Campagna di preghiera e di azione per la giustizia climatica in vista della Cop 28 (a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre), alla veglia ecumenica in piazza San Pietro (30 settembre) a sostegno del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili (Tnpcf), un’iniziativa internazionale che mira alla graduale eliminazione della produzione e dell’uso di carbone, petrolio e gas per combattere il riscaldamento climatico globale.