Nell’immenso archivio storico che il manifesto rende disponibile gratuitamente a chiunque (link qui), ci sono oltre 600.000 articoli che percorrono la nostra storia dal 1980 ad oggi.

In questi articoli, la nostra Intelligenza Artificiale MeMa (MemoriaManifesta) ha identificato quasi 50.000 personaggi “noti” che in ordine alfabetico vanno da “6lack” (non è un errore di battitura ma il nome d’arte di un musicista) ad “Ólafur Arnalds” (quella O strana viene dopo la nostra Z per chi non lo sapesse).

Nelle prossime settimane sveleremo la “nuova” MeMa qui sul sito, ma intanto oggi abbiamo deciso di metterla subito alla prova in un’occasione reale e straordinaria come la morte del Cavaliere.

Abbiamo cercato quali articoli nei decenni hanno menzionato prevalentemente Berlusconi. Sono ben 19.771 articoli (di questi, 3.036 hanno Berlusconi direttamente nel titolo).

Chiaramente questa frequenza non riflette solo la rilevanza del personaggio nel corso del tempo ma anche le vicende del giornale e dei suoi redattori, e ovviamente risente di eventuali lacune nell'archivio stesso.

La redazione consiglia:
MeMa, una creatura intelligente all’incrocio dei mondi

All’intelligenza artificiale possiamo anche chiedere: “Dimmi tutte le persone che sono menzionate in articoli che menzionano Silvio Berlusconi”.

Il risultato è un pantheon della politica degli ultimi 30 anni. In ordine decrescente:

  1. Napolitano
  2. Tremonti
  3. Alfano
  4. Fini
  5. Letta
  6. Monti
  7. Calderoli
  8. Renzi
  9. Salvini
  10. Vendola

Per rimanere solo nella “top-ten”, oppure scendere sino alle persone che hanno condiviso solo un centinaio di menzioni, come Pisapia, Fassino e Carfagna o addirittura divertirsi a fare domande su quelle persone che hanno condiviso una e una sola volta un articolo con il Cavaliere, personaggi come Yulia Timoshenko, Marco Taradash e addirittura Yoko-Ono.

A titolo di esempio, se quest’ultimo articolo vi incuriosisce potrete tra poco interrogare MeMa e scoprire che l’articolo che parla sia di Berlusconi che di Yoko Ono è a firma di Alessandro Robecchi, del 27 Novembre del 2011 con il titolo La trasparenza va al potere.

Ecco un tipo di esplorazione e di trasparenza aumentate dall'Intelligenza Artificiale, a dimostrazione che gli strumenti valgono per come e per quale scopo li si usa. In questo caso la fruizione di un patrimonio unico e senza pari, l’archivio storico del manifesto.

Analisi di MeMa realizzata da Isagog e He-R - She Loves Data per il manifesto