Ivano Troisi nasce a Salerno nel 1984. Si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, avviando una ricerca artistica che parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano le mutazioni. Vive e lavora tra Salerno e Arezzo.

Nel 2012, realizza la sua prima mostra personale presso la Galleria Tiziana di Caro a Salerno. Qui la natura è oggetto di un processo di contemplazione, che successivamente diventa di documentazione, per risolversi in un meccanismo conoscitivo e scientifico. Tale approccio non si limita alla sfera teorica, ma si riversa su un aspetto tecnico, infatti realizza da sé le carte che sono alla base della sua opera, documentandosi sulle diverse tipologie e tradizioni di realizzazione, e scegliendole a seconda del tema da sviluppare. 

Nel 2014 espone alla mostra “Se il dubbio nello spazio è dello spazio”, al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, a cura di Nemanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio e successivamente al Prima Pagina Art Prize, concorso promosso da Il Resto del Carlino e Quotidiano.Net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna, a cura di Valerio Dehò.

Nel 2017 è invitato da Elena Bellantoni e Mariana Ferratto a “#Sirtaki Tutorial”, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. Nel 2018 è la sua mostra personale “Prima” presso la Galleria Nicola Pedana, Caserta, a cura di Luca Beatrice e Alessandra Troncone. 

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quel che resta/progetto, 2023, fotomontaggio digitale

Nel 2019 presenta una mostra personale, site-specific, al MAP – Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano (SA) dal titolo “Confluenze, dialogo tra antico e contemporaneo”. Nello stesso anno prende parte alla collettiva “la Potenza dell’arte contemporanea” alla Pinacoteca Museo Provinciale di Potenza, a cura di Lorenzo Benedetti, e alla mostra “Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Donna Regina – Museo MADRE, presso il Castello Macchiaroli di Teggiano (SA), a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati. Sempre nel 2019 si trasferisce temporaneamente a New York e realizza due opere ambientali, nel tessuto urbano della Città: Nel vento (luce) e 40,70208°N 73,99716°W.

Del 2020 è la mostra personale dal titolo “Il sussurro del mondo” per la Fondazione Plart di Napoli a cura di Luca Beatrice.

Nel 2021 realizza l’opera dal titolo “COVA 21”, che denuncia le tragiche conseguenze dell’inquinamento causato dagli stabilimenti petroliferi presenti nella regione Basilicata. L’opera viene presentata nella mostra “Rethinking Nature”, presso la Fondazione Donna Regina – Museo MADRE di Napoli, a cura di Kathryn Weir e Ilaria Conti.

Nel 2022 è invitato da La Quadriennale di Roma a partecipare ad una Masterclass di Hans Ulrich Obrist, Intitolata “L’ideologia del curatore”, nella Sala Tenerani di Palazzo Braschi, Roma.

Nel 2023 è invitato a partecipare alla mostra collettiva +1, alla Galleria Valentina Bonomo di Roma, a cura di Rossella Farinotti. Partecipa a La potenza del pensiero, Residenza dell’ambasciata d’Italia a Berna (Svizzera) a cura di Silvio Mignano e Antonello Tolve e l’International Land Art Symposium, a Villa Cernigliaro di Biella.

 

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